Posted on: 20 Settembre 2019 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve a tutti! Nella recensione di oggi voglio parlarvi di un romanzo, pieno di storie, che tratta un tema molto importante: La libertà. Il libro in questione è “L’ultimo pagano” di Achille J. Dante.

Romanzo gentilmente concesso dall’autore che ringrazio di cuore!

pagano
TRAMA: “L’Ultimo Pagano: L’Apologia della Oltreumanità” è l’ultimo dei tre libri de “L’Ultimo Pagano”. Basato su racconti brevi, il libro dibatte su vari argomenti: composto da 45 racconti che, apparentemente separati, portano ad un unico quesito in comune, ovvero la libertà.La libertà dell’uomo non viene inteso come un concetto da affrontare a livello personale e collettivo, ma esistenziale: il libro interroga il lettore sulla sua vera capacità di poter essere libero nelle sue scelte. Nei vari racconti i personaggi o il lettore stesso vengono messi alla prova per comprendere la loro vera possibilità di essere liberi in ciò che fanno, ma, soprattutto, in ciò che pensano.Tra gli altri temi, ci sono il progresso tecnologico, l’esistenza di una forma di divinità diversa da quella a cui siamo abituati a pensare, il rapporto tra ambiente e uomo e altri vari argomenti, sia classici che di attualità.

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“Noi abbiamo bisogno di regole, perché senza regole siamo persi.”

I romanzi che affrontano tematiche importanti, tematiche che viviamo tutti i giorni e che il più delle volte ci condizionano, mi hanno sempre affascinata. Romanzi che quando li stiamo leggendo, hanno la capacità di farci riflettere o porre la questione da punti di vista diversi, punti che potremmo fino a quel momento non avere considerato. E questo romanzo lo ha provato a fare.

“L’ultimo pagano” è un romanzo formato da quarantacinque storie diverse ma che alla basa hanno tutti un messaggio ben impresso: la libertà. Quest’ultimo verrà affrontato esponendolo sia interrogando il lettore, si aprirà un “dialogo” tra esso e il libro, sia con storie con protagonisti diversi e a volte con ambientazioni fantastiche, in una sorta di distopia.

Le storie sono molto brevi, contano circa 3-4 pagine l’una, a volte anche di più o di meno. Ho particolarmente apprezzato le storie dove, accennato prima, si creava una sorte di dialogo tra il lettore e il libro. Ma non solo: le storie che vengono raccontate sono molto belle e d’impatto. Quella che più mi è piaciuta è quella che parla dei “Mentis Homo”, uomini dotati di un intelletto superiore e con abilità telepatiche. È la storia di due ragazzi che trovano una registrazione di un uomo che racconta la storia di queste persone speciali. La storia come le altre, è breve ma nonostante ciò molto carina e con finale a sorpresa.

Molto carina anche l’idea di far scegliere il finale ai lettori. Sarete voi a decidere le sorti.

Come detto dall’autore nell’ultimo capitolo, le intenzioni non sono di influenzare il pensiero delle persone ne convincerle ma semplicemente comprendere.

“Accettare le bugie è difficile, ma esse servono. Sono essenziali per l’uomo, perché la verità non è sempre la migliore soluzione.

“L’ultimo pagano” è un romanzo molto carino, un romanzo che fa riflettere. Consiglio la lettura di questo romanzo a tutte le persone che amano le storie, storie che colpiscono.

VALUTAZIONE

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