Posted on: 11 Agosto 2019 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve a tutti! Nella recensione di oggi andremo a parlare di un libro che mi è stato gentilmente concesso dall’autrice che ringrazio di cuore: “La prima stella a destra”di Luce.

TRAMA: Quante volte, da bambini, avete provato a volare sull’altalena? Quante altre avete chiesto aiuto per volare un po’ più in alto, per raggiungere le stelle dei vostri sogni? Proprio loro che da grandi sono completamente differenti. Perché quando perdi un pezzo di vita, non sai più distinguere il sogno dalla realtà, le proprie speranze dalla sola verità. Per Michelle, la vita era una piccola sfera di cristallo che col tempo è venuta mancare, cadendo e perdendo i suoi cocci qua e là. Quei cocci fatti di persone e di fiducia. E si sa: la fiducia, un po’ come le persone, una volta andata non torna più. Poi è arrivato lui, Fabrizio, l’amore che l’ha salvata. Ed è stato quando ha sorriso senza accorgersene ad aver compreso che era finita: era uscita dal tunnel dell’oscurità, lungo una vita.

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L’ultimo bacio suona come le campane a morte dell’addio. Significa tutto, ricordi che vengono a galla, gli abbracci che non potrai più ricevere e nemmeno dare, cose che all’epoca consideravi scontate, perché “tanto lo saluto domani, lo chiamo domani, vado a fargli visita domani, l’abbraccio domani” e poi magari, il domani, non fai nulla di quanto detto.

Parto con il dire che questo romanzo mi ha rapita dalla prima all’ultima pagina. È un romanzo che tratta tematiche giovanili, tematiche che probabilmente ci hanno coinvolti nella nostra adolescenza, in positivo o in negativo che sia come amore, delusioni, amicizia, compagni di classe, problemi familiari…

La storia viene raccontata in prima persona da Michelle, una ragazza che per tutto il romanzo dovrà affrontare situazioni spiacevoli come la morte del nonno ma soprattutto gravi problemi familiari. Questi la porteranno ad assumere atteggiamenti negativi verso la vita che la porterà a maturare più velocemente degli altri.

Come già accennato prima, Michelle dovrà affrontare situazioni familiari spiacevoli, le faranno capire che le amorevoli persone con cui ha condiviso l’infanzia non sono poi così tanto amorevoli. Si creerà una situazione in cui la sua famiglia si troverà contro tutti.

“La prima stella a destra” è sicuramente un romanzo emozionante che coinvolge il lettore. Fantastico è lo stile di come viene narrata la storia in cui viene creato una sorta di dialogo tra la protagonista e il lettore, con continue domande a quest’ultimo. È come se un’amica appena conosciuta ci presentasse la propria storia.

Non è mai il sangue, l’appartenenza ad una famiglia che fa di questa una realtà certa. È il volersi bene, il sentirsi a casa con qualcuno, perché questo è capace di introiettare e donare un amore smisurato. Quello che fa bene al cuore, alla vita. A me.

“La prima stella a destra” è davvero fantastico, emozionante. La parte che più mi è piaciuta è stata quando viene presentato il rapporto tra Michelle e il suo nonnino, ma anche più in generale con tutti i nonni. Non c’è cosa più bella di avere un rapporto amorevole con i propri nonni.

VALUTAZIONE

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