Posted on: 1 Novembre 2019 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve a tutti!
Nella recensione di oggi parleremo di un romanzo che mi ha conquistata parecchio e che si candida ad entrare nella mia classifica personale di libri preferiti: L’amico immaginario di Stephen Chbosky.

immaginario
Trama: Mill Grove è una tranquilla e isolata cittadina della Pennsylvania: solo una strada per arrivare, solo una per andarsene. A Kate Reese sembra il luogo ideale per fuggire da un compagno violento, far perdere le proprie tracce e ricominciare una nuova vita. Lo deve al suo bambino, Christopher, che ha solo sette anni ma sa già quanto il mondo dei grandi possa far male. In quella nuova casa, tutto sembra andare a meraviglia: Christopher incontra nuovi amici, Kate trova un nuovo lavoro. Ma poi, all’improvviso, Christopher scompare. Per sei lunghissimi giorni, nessuna traccia di lui. Finché, una notte, il bambino riemerge dal bosco di Mission Street, al limitare della piccola città. È illeso, ma profondamente cambiato. Nessuno sembra accorgersene; solo sua madre sospetta qualcosa, perché Christopher, che ha sempre faticato a scuola, di punto in bianco prende ottimi voti ed è un vorace lettore. Ma nemmeno lei può immaginare tutta la verità. Christopher ora sente una voce in testa, e vede cose che agli altri sono impercettibili. Conosce i segreti del passato, inghiottiti dal bosco di Mission Street; quelli del presente, celati dietro le facciate rispettabili della città. Conosce il futuro tragico che sta per abbattersi su tutti loro. Non può parlarne a nessuno, nemmeno a sua madre, o lo prenderebbero per pazzo. Ma può e deve compiere la missione che quella voce amica gli detta: costruire una casa nel bosco, prima che arrivi Natale. Altrimenti, per sua madre, i suoi amici e l’intera città, sarà la fine.

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MORIRETE TUTTI IL GIORNO DI NATALE!

Questo romanzo mi ha incuriosita da quando i miei occhi si sono posati sulla copertina e catturata dopo aver letto la trama. Ho avuto la fortuna di riceverlo in anteprima grazie alle solite promozioni per i clienti di IBS.

Parlare della trama in generale non è abbastanza semplice per questo libro. Sono circa 640 pagine dove accadranno numerosi eventi che continuamente stravolgeranno le idee che il lettore si era creato. Una storia sicuramente non semplice: si nota che lo scrittore ha organizzato tutto nel minimo dettaglio per creare una storia fantastica. Per saperne di più sulla trama, vi consiglio vivamente di leggerlo perché vi stupirà parecchio.

Ne “L’amico immaginario” vedremo un ragazzino di 6 anni che grazie a questo “amico immaginario” acquisirà capacità straordinarie e dovrà essere l’eroe che salverà la parte reale, quest’ultima continuamente minacciata da una parte immaginaria che condizionerà le persone. Sarà una lotta tra bene e male.

Leggendo le varie diciture sulla copertina non si può non notare il paragone che è stato fatto con il re dell’horror, Stephen King. Un paragone che inizialmente può far storcere il naso un po’ a tutti (compresa me!) ma leggendolo posso affermare che è l’autore che più si avvicina (si avvicina non simile, non linciatemi 😂). La caratterizzazione dei personaggi è fatta in una maniera straordinaria così come la descrizione dei legami tra essi. La storia scorre che è una meraviglia: mai punti morti o noiosi anzi un susseguirsi di colpi di scena.

Come anche scritto dall’autore nella pagina dei ringraziamenti, il libro è ispirato alle storie del Re. Infatti leggendolo si nota la somiglianza: dei bambini che dovranno lottare contro le loro paure ed un “Male” più grande di loro. Nonostante ciò, riamane comunque un romanzo valido e originale.

Una delle cose che più ho apprezzato de “L’amico immaginario” sono i personaggi. Come detto prima, tutti caratterizzati in modo fantastico ma soprattutto “raccontati” molto bene tanto che vi affezionerete a loro. Quelli che ho preferito maggiormente sono Christopher e sua madre, Kate Reese. Un legame di profondo amore legherà i due, ognuno pronto a sacrificarsi per l’altro. Un legame davvero emozionante.

Un altro particolare, di gran lunga non scontato, è la capacità di far provare quella strana ansia che questi romanzi devono avere. Sembra molto banale, ma davvero in pochi ci riescono.

DIO È UN ASSASSINO!

Come accennato prima, “L’amico immaginario” mi è piaciuto parecchio, uno dei romanzi più belli letti quest’anno. In questo romanzo ho trovato tutto perfetto: dalla storia ai personaggi, passando per l’ambientazione.

Un libro che non posso non consigliare agli amanti del genere o chi vuole leggere un romanzo decisamente originale.

VALUTAZIONE

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