Salve a tutti! Nella recensione di oggi vi parlo di un thriller davvero innovativo: “Tutta quella brava gente” di Marco Felder (Pseudonimo di Jadel Andreetto e Guglielmo Pispisa).
Ringrazio la Rizzoli che mi ha gentilmente concesso la copia!
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“Terroni, tedeschi, italiani, zingari, immigrati…
Ognuno è il negro di qualcun altro”
Fin dal primo momento che la Rizzoli mi ha chiesto di leggere questo romanzo (che ringrazio ancora), ho avuto una curiosità incredibile. Il motivo: viene presentato come un noir commedia. Ho letto tantissimi romanzi noir, thriller, gialli ma unito alla commedia mai. Ero curiosa di sapere come mantenere alta la tensione delle indagini e nel mentre strappare un sorriso al lettore: devo dire che mi ha sorpresa in senso positivo.
Il romanzo racconta la prima indagine di Gaetano Barcellona, trasferito da Roma a Bolzano. Barcellona verrà affiancato da un esperto e non più giovane agente, Karl Rottensteiner. La tranquillità di Bolzano verrà spezzata da una serie di omicidi brutali, collegati tutti da delle fascette nere. Tanino e Karl dovranno ripercorrere la storia di Bolzano, l’estrema destra e fascisti per prendere il colpevole, il tutto complicato dai tanti segreti nel passato di Karl.
“Tutta quella brava gente” è un romanzo fantastico ma soprattutto innovativo. Mi sono davvero piaciuti i due agenti, Barcellona e Rottensteiner, un agente diverso dal solito che farà sorridere più di una volta il lettore e un misterioso poliziotto che insieme sono fantastici. I due saranno protagonista di qualche scena divertente che però non spezzerà la tensione tipica dei thriller.
Fantastica è anche la parte storica indispensabile alle indagini: viene raccontata tutta la storia di questa cittadina che ha avuto a che fare con l’estrema destra, fascisti e bombe. Una cittadina che ha avuto una fondamentale importanza. Stupenda è anche l’ambientazione: paesaggi innevati, circondata da montagne.
“La cravatta, Barcellona”
“Tenente, ce l’ho”
“Barcellona, non mi rispondere come un carabiniere, che qua i carabinieri siamo solo io e il maresciallo. Il nodo… stringilo.” Pellecane è un cacacazzi, ma almeno ha il senso dell’umorismo e le battute sui carabinieri se le dice da solo, senza aspettare che gli altri sei agenti di scorta, che invece sono poliziotti, gliele facciano alle spalle.
“Tutta quella brava gente” è un romanzo che mi è molto piaciuto, l’ho apprezzato in ogni punto. Un romanzo che nonostante le varie scene divertenti, è stato capace di tenere alte la tensione, far macinare pagine al lettore e arrivare alla sua fantastica e sorprendente finale.
Un romanzo consigliatissimo. Consiglio la lettura a tutti gli amanti del genere e che vogliono leggere qualcosa di diverso.
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