Buongiorno lettori, pochi giorni fa ho pubblicato sul mio profilo Instagram la lettura di questo romanzo e finalmente ne posso parlare anche qui sul blog. Il romanzo in questione è: Isola di neve di Valentina D’urbano.
LINK PER ACQUISTARLO: AMAZON / IBS / FELTRINELLI
Mi chiedo sempre dove sei. Mi chiedo sempre se da qualche parte ci sei ancora. Se qualcuno, prima o poi, si ricorderà di noi e verrà a cercarci.
Premetto che questa è la prima volta che leggo un romanzo scritto da Valentina D’Urbano e ne sono rimasta così estasiata che ho deciso di recuperarli tutti, sono sicura che non me ne pentirò.
La storia inizia con l’intreccio dei destini di 4 personaggi: Manuel ed Edith, le cui vicende sono ambientate nel 2004, Neve ed Andreas, ambientata nel 1952. Entrambe le vicende sono ambientate a Novembre, isola il cui tempo sembra scorrere diversamente dalla penisola.
1952, Santa Brigida, isola su cui si trova il carcere in cui vengono rinchiusi solo gli assassini, un detenuto è stato appena trasferito, Andreas Von Berger, un violinista tedesco molto famoso in patria. Durante il trasferimento lo sguardo di Neve si incrocia con quello di Andreas e da quel momento nascerà un amore ed un fortissimo legame tra loro. Neve è una ragazza di 18 anni dal carattere estremamente forte. Ha sette sorelle e lavora insieme al padre, alcolista e violento verso tutta la famiglia, inclusa Neve. La ragazza sembra quasi non appartenere a Novembre, è intelligente, ribelle e bellissima con i suoi capelli biondi.
Dopo l’incontro con Andreas, in lei cambia qualcosa: non riesce a distogliere il pensiero dal musicista, lei ha bisogno di quell’unica persona di cui si fida in tutta l’isola. Insieme sognano un futuro fuori da Santa Brigida e lontano da Novembre. Ma il destino non sarà molto buono con loro e ben presto perderanno ogni speranza e i sogni di libertà svaniranno lasciando sull’isola degli indizi e in particolare un violino: il Guarneri del Gesù. Questa storia è stata sepolta con gli anni ma, nel 2004, una violinista tedesca, Edith e Manuel la porteranno alla luce.
Ci sono cose che devono restare sepolte nei posti bui della memoria, in attesa di un’onda che possa allagare tutto, che possa spazzarle via
Il tema principale di questo romanzo è la ricerca, ogni personaggio è alla ricerca di qualcosa. Edith è alla ricerca del Guarneri del Gesù, Manuel è alla ricerca di se stesso, di uscire fuori dal passato che perseguita la sua mente anche dopo il trasferimento sull’isola di Novembre, Neve ed Andreas sono alla ricerca di una fuga dal carcere e da quella trappola che rappresenta Novembre.
“Isola di neve” è un romanzo che il lettore difficilmente lascerà andare. Ogni personaggio trasmette delle sensazioni, delle emozioni. Ad ogni capitolo rimani a bocca aperta, incredulo per quello che hai appena letto. Ciò che si prova è speranza per la storia di Neve ed Andreas, per la ricerca di Edith e l’abbandono della vecchia vita di Manuel. Novembre, sia nel 1952 che nel 2004, è piena di malinconia.
Trovo tutto ciò geniale sia per quanto riguarda la storia che la scrittura, molto limpida e che permette al romanzo di essere letto con molta facilità e velocità. Non esistono punti morti, ogni momento è un’emozione diversa molto intensa soprattutto sul finale che lascerà al lettore tanto stupore e la sensazione di aver perso un amico caro.
Sono sicura che in voi nascerà una dipendenza verso questo romanzo nonché capolavoro.
PER ALTRE RECENSIONI CLICCA QUI: RECENSIONI
[…] la recensione di “Isola di neve” QUI sul […]
[…] 1 – ISOLA DI NEVE – VALENTINA D’URBANO […]