Posted on: 16 Giugno 2020 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve lettori!
Finalmente posso parlarvi della mia ultima lettura, una lettura di cui sono ancora tutt’ora entusiasta! Il titolo è: La città di ottone di S. A. Chakraborty.

Ringrazio la Oscar Vault per avermi ceduto il file in anteprima!

daevabad
EGITTO, XVIII SECOLO. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un’abile guaritrice e di saper condurre l’antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all’interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L’arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.

LINK PER ACQUISTARLO: AMAZON / IBS / FELTRINELLI

«E quindi ti limiti a vivere con questi poteri come se niente fosse?» le domandò. «Non ti sei mai chiesta perché li hai? Per l’occhio di Solimano… potresti rovesciare governi e invece derubi i bifolchi!»

Quando ho finito di leggere questo libro ho esclamato “WOW”. Se siete amanti del fantasy e delle ambientazioni arabeggianti questo è il romanzo che fa per voi… Un romanzo dalla trama intricata e pieno di colpi scena che fanno in modo da non annoiare mai il lettore.

Questo è il primo volume di una trilogia chiamata “Daevabad”:

  1. La città di ottone
  2. The kingdom of Copper
  3. The empire of gold

La protagonista di questa storia è Nahri, una ragazza cresciuto al Cairo. Non conosce il suo passato ed è ignara delle origini dei suoi poteri magici. Nahri comprende tutte le malattie ed è in grado di guarire in pochi secondi. Lei non crede nella magia e tutto ciò che fa, lo fa per derubare le sue vittime ignare e guadagnare per poter vivere. La sua vita cambia del tutto quando per sbaglio evoca un guerriero Jinn. Il guerriero le salverà la vita durante un attacco da parte di creature molto poco pacifiche. Da lì inizia la sua avventura per arrivare alla città di Ottone, Daevabad. A Daevabad, Nahri conoscerà Ali, un principe con molti ideali ma spesso in contrasto con quelli di suo padre, il re Ghassan e suo fratello. Il destino di Nahri e quello di Daevabad sono intrecciati.

Nahri è una di quelle ragazze che possono essere definite “toste”, una di quelle che ha sempre badato a sé stessa fin dalla tenera età. Ha vissuto una vita piuttosto difficile nella sua città. È molto forte ed indipendente e riuscirà a superare ostacoli molto più grandi di lei.

Dara, il guerriero jinn, è il mio personaggio preferito di tutta la storia. Ha una personalità molto scontrosa e diretta. Nella sua città, Daevabad, non gode di buona fama a causa delle sue azioni passate. È un personaggio estremamente affascinante, Nahrì alla sua vista lo ha definito “spaventosamente bello”. È un guerriero abilissimo con qualsiasi arma ed è in grado di affrontare qualsiasi cosa.

Ali è uno dei personaggi più complessi della storia. Secondogenito del re, Ghassan Al Qahtani, pieno di interessi che vanno in contrasto con quelli che sono gli ideali della sua famiglia. È molto religioso e sarà spesso in contrasto con Dara a causa del passato di quest’ultimo.

Ogni personaggio ha una sua caratterizzazione mai banale. Ho apprezzato molto i legami che ci sono stati, i sentimenti, le emozioni. Ognuno di loro avrà una sua evoluzione nel bene e nel male.

L’autrice ha avuto la capacità, con descrizioni dettagliate di farti vivere in quelle terre, le terre dell’Egitto del XVII secolo, di farti sentire l’odore delle spezie e del tè, della sensazione della sabbia sotto le dita, sotto i propri piedi. È stata una piacevole immersione in un ambiente molto diverso dal nostro in cui sono presenti usi e costumi che per noi sono strani ma altrettanto affascinanti. Ho apprezzato molto che l’autrice abbia ambientato la storia in un paese. Inoltre i personaggi sono creature presenti nella mitologia araba.

Il wordbuilding è fenomenale: la storia è divisa tra il Cairo, un mondo in cui la magia non esiste e in cui la stessa Nahri non crede ma ben presto si ritroverà in un mondo nuovo dove ogni cosa è magica, si ritroverà a Daevabad. Scoprirà che i Jinn non sono quelli di cui si raccontava nella sua città ma esistono una moltitudine di Jinn con le loro credenze, tradizioni e regole e non sempre vanno d’accordo gli uni con gli altri.

Ho assassinato l’emiro e poi ho deciso di tornare a Daevabad a vantarmene, perché mi sono sempre chiesto che effetto possa fare avere la propria testa infilzata su una picca. Oh, non ti inquietare, principino” -Dara

Come si è ben capito, ho amato tantissimo questo romanzo. Quando la lettura è terminata ho sentito un vuoto e i personaggi mi mancavano di già. Spero che la Mondadori decida presto di portare in Italia anche gli altri volumi. Io consiglio a chiunque di leggere questo romanzo, dovete leggerlo tutti!

SE VUOI LEGGERE ALTRE RECENSIONI, CLICCA QUI: RECENSIONI