Posted on: 26 Marzo 2021 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

E se le ambizioni dell’uomo si sono spinte oltre il limite? E se la voglia di conquista ha messo l’umanità su una strada senza ritorno? La tecnologia dell’uomo sarà sufficiente per garantire la sopravvivenza?

tecnologia
Anno Domini 2113. La Terra è al collasso. I cambiamenti climatici prodotti dal riscaldamento globale hanno determinato nuovi equilibri geopolitici. Il sovrappopolamento e le migrazioni di massa verso i paesi “non più freddi” sono parte di un problema più esteso: l’imminente scarsità di risorse che permettano il sostentamento del genere umano nel prossimo futuro. L’esplorazione spaziale ha fallito nel suo obiettivo fondamentale, la fondazione di colonie autosufficienti dove l’Uomo del futuro potesse emanciparsi. Gli ostacoli non sono quelli dovuti alle tecnologie disponibili, ma alla natura stessa della specie umana. Ma la soluzione è dietro l’angolo e viene da un altro sistema solare, dalle cui profondità siderali, decine di anni più tardi, un messaggio risveglierà il Viaggiatore e con lui tutti i suoi simili.

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Salve lettori!

Oggi vi parlerò dell’ultimo romanzo di fantascienza letto e che ho terminato da un po’. Il titolo è: Elbrus di Giuseppe di Clemente e Marco Capocasa.

Ringrazio di cuore gli autori per avermi omaggiata della copia cartacea!

Devo ammettere che parlare di questo romanzo non è affatto facile per la moltitudine di dettagli che gli autori mostrano.

Il romanzo si sviluppa in due anni diversi, 2113 e 2155 e la Terra ormai è destinata alla desertificazione. La vita per l’uomo sul pianeta sta diventando sempre più complessa. Gli assetti geopolitici non sono più come li conosciamo a causa di questo. L’umanità è alla ricerca di un pianeta dove poter essere ospitata e deve fare in fretta ma purtroppo le aspettative sono state tradite e l’uomo non è capace di vivere in un ambiente che non sia terrestre.

Per risolvere questi problemi, l’EASA (European and Asian Space Agency), la più importante agenzia spaziale al mondo, sta lavorando su un progetto segretissimo che porterà la sopravvivenza di terra aliena.

I protagonisti di questa faccenda sono diversi ma la storia di ognuno si intreccerà inevitabilmente. Il tutto parte da Andrus Sokolov che in preda al delirio vuole gettarsi dal cornicione di un palazzo e in seguito rinchiuso in ospedale. Referto: schizofrenia, ma sarà davvero così? O c’è dell’altro dietro il delirio di un povero uomo ignaro di tutto?

Tra i protagonisti troviamo Lubomir Karu, programmatore alla Drama ed esperto di realtà virtuali. La vita di Lubomir cambierà drasticamente e anche lui inizia a sentire le voci di un popolo lontano e della cosiddetta “Dama”. Qual è il collegamento tra Lubomir e Andrus?

Alla ricerca della verità sul caso di Andrus Sokolov c’è Nigul Leppik, giornalista televisivo che non si fermerà davanti a nulla per poter portare a galla ciò che i più forti tentano di nascondere.

Intanto le ambizioni spaziali dell’uomo avanzano e i più esperti genetisti, Martin Mets e David Dunn, lavorano ad un progetto che metterà in discussione la loro morale ed è in collaborazione con l’EASA. Riusciranno a resistere alla loro coscienza ma soprattutto, porteranno a termine il progetto?

In una galassia lontana troviamo un popolo alieno, Driih e in particolar modo il primo pilota Eras. La nave su cui viaggia fa un incidente, nessuno si salva ma Eras non è destinato a sparire per sempre. Il suo destino è intrecciato con quello dei terrestri ma in che modo? Cosa ha in comune Eras con gli esperimenti portati avanti dall’EASA?

La storia descritta in questo romanzo è incredibilmente intricata e piena di mistero che viaggia nell’universo. Ho apprezzato molto questo dettaglio, adoro il fatto che tutto sembra distaccato ma in realtà è tutt’uno e tutti i tasselli tornano al loro posto. Ho apprezzato la costruzione dei personaggi seppur tantissimi.

La storia in sé fa riflettere su come l’uomo per tanti anni ha sfruttato il pianeta e di come l’abbia resa inospitale per l’umanità stessa. Le risorse sono poche e tornare indietro purtroppo non è più possibile.

Ho apprezzato molto anche lo stile di scrittura degli autori. Si nota che dietro c’è un lavoro ben studiato e dettagliato, la creazione di termini nuovi, la tecnologia utilizzata e una fantasia non indifferente che rendono tutto molto verosimile seppur fantascientifico.

Come ho già specificato più volte, è da poco che ho intrapreso il mio percorso nella fantascienza ma non sto trovando particolari difficoltà perché la sto apprezzando non poco. Ho apprezzato molto anche questo romanzo, mi ha molto affascinata la tecnologia descritta dagli autori.

Il romanzo comprende una grande vastità di descrizioni e questo può essere un dettaglio che non a tutti piace però posso assicurare che servono ai fini della trama fino ad arrivare ad un finale che mi ha lasciata a bocca aperta.

Seppur apprezzato, devo dire che non è esente da dettagli che ho apprezzato meno. Ho parlato di tecnologia e dettagli scientifici, ecco, questi si presentano spesso molto approfonditi e rendono abbastanza pesante la lettura. A volte dovevo rileggere una pagina più volte per tenere bene a mente quello che gli autori volevano dire e perdevo il filo del discorso.

Ovviamente è un difetto per me ma probabilmente gli appassionati del genere apprezzeranno molto di più.

Detto questo mi sento di approvare il romanzo e di consigliarlo soprattutto agli amanti della fantascienza che sono certa apprezzeranno gli approfondimenti e i dettagli della storia.

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