Posted on: 24 Marzo 2021 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve lettori! Siamo qui per la terza tappa del blogtour dedicato al libro “Vite a gettoni” di Elisa Cattini. Le altre tappe ve le lascio sotto questa introduzione così che voi possiate leggerle e seguirle tutte!

tempo
Come una madre accogliente, prosperosa e un po’ demodée, Bologna si rivela sensuale e confortante, ardente ed entusiasta, ad una giovane studentessa attraverso i suoi bar, le inconfondibili vie del centro, l’università, un’umanità eterogenea fascinosa e fragile.
È una città irregolare, fatta di ardore e luce, nella quale si mescolano e si fondono le età, i desideri, i colori, i sogni e dove una lavanderia a gettoni piò diventare un luogo di incontro, di confronto, di storie di vita regalate generosamente tra un’asciugatura ed un bucato
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Mi preme dire che ho particolarmente apprezzato questo titolo che seppur breve lascia un segno indelebile nel lettore. Durante la lettura ho riflettuto su molti punti presentati dall’autrice che ho ritenuto in parte illuminanti. Una prerogativa di questo romanzo è sicuramente il tema del tempo.

Allegra ci fa capire che il tempo è essenziale per poter riuscire nelle proprie aspirazioni. Infatti, all’inizio del romanzo notiamo una ragazza insicura ma che ha voglia di superare gli ostacoli che un trasferimento ha messo sulla sua strada. Alla fine del romanzo, invece, vediamo Allegra che sofferente impara a stare al mondo.

In questo caso possiamo notare che il tempo è maestro, è un insegnante che ti accompagna ma può essere anche rivelatore di verità. Quest’ultimo dettaglio lo troviamo nel rapporto che Allegra crea con Tommaso. Un amore che il tempo rivela immaturo ma che per Allegra sarà fondamentale perché le insegnerà che non basta provare amore o una parvenza di ciò che chiamiamo tale per far sii che tutto funzioni ma un rapporto ha bisogno della presenza di entrambe le parti e Tommaso è assente.

Il tempo trasforma le città ai nostri occhi. Bologna per Allegra è una vecchia e prosperosa signora che ti abbraccia e ti fa sentire a casa ma casa non sempre è un lungo fatto solo di pace e serenità, è un luogo in cui impari e sogni. Allegra nel tempo impara a conoscerla, impara i suoi profumi e i suoi luoghi sempre fascinosi che la renderanno partecipe di un viaggio appena iniziato ma che si rivelerà subito non scevro di difficoltà.

Il tempo ti aiuterà a far comprendere le persone e le loro storie. Ti insegna che ogni storia merita di essere ascoltata seppur lontana. Ti insegna che le persone sono oltre ciò che c’è nel nostro immaginario e che ognuno di noi ha una storia alle spalle ed è proprio quella che ci rende esattamente così come siamo.

Con Anna, dolce vecchina che Allegra accompagna nel suo ultimo tratto di vita, il tempo è stato spregevole, il tempo ha fatto sì che Anna dovesse rinunciare a l’unico uomo che tanto ha amato e da cui è nata una vita.

Il tempo insegna ad Allegra ognuno di noi ha un pezzo non raccontato e che la vita, seppure triste e grigia, ci riserva sempre tante sorprese. Che non serve immaginare, perdersi nei sogni perché tanto si torna con i piedi per terra e ci viene mostrata una realtà a noi straniera.

Il tempo cambia ogni cosa che noi vogliamo no e penso che sia giusto che ogni tanto ci lasciamo trascinare da esso perché è il tempo è l’unico che ci mostra la strada per progredire e migliorare anche se spesso ci sembra un tiranno e vorremmo tornare indietro.

Il tempo è l’unico compagno che ci prende per mano e ci mostra come noi stessi non siamo più quelli di prima ma siamo cambiati, siamo maturati e abbiamo occhi diversi. Allegra non sarà più quella dell’inizio della sua storia ma un’altra che, seppur perenne sognatrice, vedrà il mondo che spirito attento e diverso.