Posted on: 20 Dicembre 2019 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve lettori!
Oggi andremo a parlare di un romanzo assurdo ma in senso positivo, un romanzo che ti strappa un sorriso ed è molto divertente. Il romanzo in questione è: Dante e la tartaruga di Vincenzo Spinelli.

Ringrazio l’autore per avermi fornita la copia del suo romanzo!

divertente
Dante e la Tartaruga è la storia contemporanea (e folle) di due innamorati che vivono nella periferia bolognese. Stanchi di condurre un’esistenza ai margini della società ed esausti di vacillare perennemente sulla soglia della povertà, decidono di commettere un omicidio per appropriarsi del patrimonio della ricca e odiosa signora Scalpini, così da poter poi rilevare la libreria Shakespeare and Company di Parigi. Il protagonista, Dante Chitano, da anni sogna di fare lo scrittore ed Elena Bugetti vorrebbe soltanto vivere serenamente insieme a lui. Riusciranno, al termine di questa avventura surreale e rocambolesca, a coronare i loro sogni?

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Nietzsche, non c’è bisogno di venire anche in bagno… calma, non agitarti, fammi ascoltare Tom Waits in santa pace, presto la convincerò, non temere.

Posso sicuramente affermare che questo romanzo è assurdo ma in senso positivo e mi è piaciuto. Iniziamo dai protagonisti, Dante Chitano ed Elena Bugetti. Dante è un ragazzo fuori dagli schemi, fa uso di droghe e legge… legge sempre e sogna di fare lo scrittore. Il dettaglio divertente che riguarda il ragazzo è che parla con degli scrittori morti, li vede anche e lo consigliano su come deve agire. È un personaggio che io ho trovato piacevole e simpatico, mi ha molto divertita con i suoi modi di fare.

L’altro personaggio è Elena Bugetti, fidanzata di Dante. Elena è un personaggio più stabile e riflessivo. Una ragazza che ne subisce di tutti colori dalla datrice di lavoro, la signora Scalpini. Proprio da questo partono le rocambolesche avventure dei due.

Il piano dei ragazzi è quello di inscenare la morte della signora Scalpini e di diventare gli unici eredi della sua ricchezza. Questo desiderio nasce dalla volontà di riscattarsi da una vita fatta di sofferenza e sacrifici ma soprattutto la volontà di Dante di diventare un grande scrittore e trasferirsi a Parigi.

Le vicende sono ai limiti del possibile ed è proprio questo che rende il romanzo molto divertente ed è capace di strappare un sorriso. Il linguaggio adoperato non è sicuramente adatto ad un pubblico giovane visti gli argomenti presenti nel libro come la droga e le diverse scene di sesso presenti all’interno della storia. Nonostante questo, è sicuramente un ottimo libro che nella sua brevità, conta 127 pagine, intrattiene il lettore.

Il finale del romanzo è una vera e propria ciliegina, mi è piaciuto tanto ed io ci ho visto un buon messaggio, un messaggio che spinge una persona a voler fare qualsiasi cosa per poter vivere una vita nuova e realizzare i propri desideri. Questo è il messaggio che a me ha trasmesso.

“Si ma tu sei Hemingway e io non sono te”.

“Ehi, devi soltanto scrivere una storia, la più vera che conosci”

Per finire, posso sicuramente dire che è un buon romanzo, divertente ed esilarante. Ed è scritto anche piuttosto bene. Lo consiglio a chiunque sia in cerca di un romanzo divertente e che valga la pena leggere!

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