Salve lettori!
Oggi voglio parlarvi di un romanzo breve ma che ho apprezzato molto. È un romanzo a tinte comiche ma con un bellissimo significato. Il titolo è: Pietro e la piantagione di Gabriele Missaglia
Ringrazio di cuore l’autore per la copia!
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“Non morire adesso, ti prego Michele: resisti!” Pensò Pietro mentre nuotava in quelle onde bianche.
Oggi ci troviamo di fronte ad un romanzo che ha molte sfumature al suo interno, passa dal romantico, all’amaro e al sorriso. Un romanzo che ho letto in brevissimo tempo ma che, nonostante ciò, lascia il segno.
Il protagonista è Pietro, un uomo che suona magnificamente la Cetra ed è innamorato di Michele. Entrambi vivono a Betsaida dove impazza la peste e Michele è molto malato. Cos’è disposto a fare Pietro per salvare il suo amato? Semplice, andare in paradiso con il Grande G per suonare la cetra e aprire le porte alle anime dei morti. Per il protagonista non sarà facile e i patti non sempre vengono rispettati. Riuscirà Pietro a salvare Michele? Ma soprattutto come?
Come già affermato, il protagonista di questo romanzo è Pietro, eccellente suonatore di cetra. Per lui l’amore per Michele è la forza che lo spingerà a sopportare qualunque fatica, anche quando il Grande G non sarà così gentile con lui e non rispetterà i patti. Lui è anche un uomo molto caparbio e forte, un uomo che non si tira indietro di fronte alle difficoltà che ci saranno per tornare di nuovo da Michele e salvarlo dalla peste.
Altro personaggio è il Grande G ossia Gesù che non riserverà un bel trattamento a Pietro ma invece sarà suo fratello, il diavolo a trattare Pietro con il dovuto rispetto. Questo mi ha portata ad una riflessione: a volte è proprio da chi non ci aspettiamo che potrebbero arrivare le cose migliori. In questo caso ci si aspettava da Satana un comportamento diverso, magari più malvagio e invece sarà proprio lui il personaggio più giusto di tutta la storia.
Ho trovato anche piacevole lo stile di scrittura dell’autore, uno stile tagliente ma con sfumature di dolcezza e determinazione. Attraverso il suo stile fa davvero apprezzare Pietro con la sua gentilezza, il suo romanticismo e la sua forza d’animo.
Una melodia celestiale si diffuse dalla punta del monte fino all’oscurità rossastra dell’inferno. Le nuvole, il sole e le anime erano immobili, incantate dalla musica più soave mai sentita sulla Terra, o nell’aldilà.
È stata una lettura estremamente piacevole, ho apprezzato tanto i personaggi, la scrittura. Non posso fare altro che consigliarlo!
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