Salve lettori!
Oggi andremo a parlare di un romanzo scritto da una delle più importanti penne del mondo thriller: La città delle ossa di Michael Connelly
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Da lì, passò a riflettere su se stesso e su tutto quello che lui aveva perso. Il jazz e la birra e il mistero da cui era avvolto il caso avevano formato uno strano miscuglio nella sua testa
Ho letto questo romanzo quattro mesi fa circa spinta dalla voglia di entrare in un romanzo thriller coinvolgente e non ha deluso le aspettative!
Quando parliamo di Michael Connelly, indubbiamente pensiamo anche al detective da lui creato e protagonista di una lunga serie di romanzi: Harry Bosch. Come quasi ogni detective protagonista di un romanzo thriller, Harry Bosch ha un passato tormentato da una serie di sfortunati eventi che gli hanno causato una retrocessione nella Divisione Hollywood e un divorzio. Ciò che contraddistingue il protagonista è la sua etica del lavoro e la voglia di scoprire a qualsiasi costo la verità. Dotato di un grandissimo intuito, dovrà lottare contro i suoi stessi capi e contro ogni indizio apparentemente certo per poter far uscire fuori la verità sul caso.
Altro personaggio di cui si legge nella storia e successivamente parte importante nelle giornate del detective Bosch è Julia Brasher. Una recluta con il passato da avvocato, anch’essa con un passato non troppo semplice. Julia Brasher ha capito solo dopo che il suo destino era entrare in polizia e diventare un’agente della sezione Omicidi.
“La città delle ossa” è ambientato a Los Angeles e proprio in questa città si svolgono tutte le azioni dei protagonisti. Il fulcro di tutta la storia è la risoluzione di un omicidio avvenuto molti anni prima e tutto inizierà con il ritrovamento di ossa su una collina da parte di un cane e il suo padrone. Durante la lettura verranno accennati temi molto importanti e nello stesso tempo rivoltanti: Il maltrattamento dei minori e la pedofilia di cui verrà accusato un personaggio a cui verrà fatto riferimento più volte in tutto il libro.
La scrittura utilizzata da Connelly è molto piacevole e non ci si poteva aspettare diversamente da un autore così rinomato e importante nella sfera del thriller. La lettura scorre molto velocemente, sono inserite descrizioni non in modo eccessivo e minuzioso. Quest’ultimo è un dettaglio che ho apprezzato perché le descrizioni minuziose e prolisse distolgono l’attenzione dal messaggio e dal tema principale del romanzo.
Altro dettaglio che ho particolarmente apprezzato è la psicologia del protagonista. Questo è uno di quei classici romanzi polizieschi ma Connelly lo rende migliore e affascinante grazie alla descrizione della psicologia dei personaggi e in particolar modo con Harry Bosch. In questo romanzo si entra nella vita del detective e si mostra più fragile di ciò che appare. Non mancheranno colpi di scena e indizi che fuorvieranno il lettore ma con piccoli indizi si arriverà ad una soluzione inaspettata.
Per tutta la durata della cerimonia Bosch continuò a pensare alle foto dello squalo con le fauci spalancate e del vulcano che ruttava fiotti di lava incandescente.
Per finire posso dire con certezza che il romanzo mi è piaciuto e non poco. Ho apprezzato in particolar modo la penna di Connelly. È consigliato a chiunque voglia leggere un romanzo thriller ben scritto ma allo stesso tempo molto scorrevole e pieno di colpi di scena.
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