Posted on: 11 Dicembre 2020 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve lettori!
L’articolo di oggi nasce da un momento in cui ho iniziato a sbirciare nel mondo del bookstagram e ho notato qualcosa che mi ha lasciata un po’ stranita, non tanto per l’interesse in sé ma per la visione del suo nome in chiave di autore horror o fantasy. Sto parlando di Aleister Crowley.

Ebbene sì, siamo in un nuovo articolo in cui spiegheremo almeno tenteremo di sbrogliare la matassa esoterica. Come ho già spiegato in articoli precedenti, sono appassionata di esoterismo, amo questo mondo e ho voluto condividerlo anche qui sul blog e sul mio profilo instagram.

Personalmente conosco le sue opere ma più che romanzi o storie, conosco i testi esoterici scritti da questo personaggio molto controverso. Ma chi è Aleister Crowley? E perché è un personaggio così difficile da definire?

Aleister Crowley nasce nel 1875 a Leamington in Inghilterra. Fin dall’infanzia, a causa di un’educazione astringente di carattere religioso, iniziò a nutrire un grande odio verso la religione cristiana che negli anni incise sul suo pensiero e sulla sua personalità. Nel novembre del 1898 con una cerimonia avvenuta a Londra entrò a far parte dell’Hermetic Order of the Golden Dawn.

L’ordine ermetico della Golden Dawn è un’organizzazione che ha il compito di preservare quel ramo della conoscenza noto come “Ermetismo” o “Tradizione Esoterica Occidentale”. Fu fondata nel 1888 da Wynn Wstcott e Samuel Liddell MacGregor.

In seguito con l’aiuto della moglie, Rose Edith Kelly, in uno stato di trance eseguì un rituale di invocazione al dio Horus. Il dio Horus avrebbe comunicato all’occultista di redigere un libro conosciuto come “Libro della legge” o “Liber Al vel Legis” e di diventare lui stesso un profeta. Questo libro diventò il testo cardine per la filosofia Thelemita, nuova religione fondata da Crowley stesso. La filosofia Thelemita ebbe scarso successo e con il suo nuovo nome “il maestro Therion” o “La Grande Bestia 666” decise di distaccare una branca dalla Golden Dawn a cui diede il nome di Argenteum Astrum.

Nel 1911, sotto il nome di Baphomet, entrò a far parte di un altro gruppo esoterico: Ordo Templi Orientis (O.T.O) che fu fondata da Carl Kellner nel 1905. Qui imparò l’arte del tantrismo, magia rossa e la cosiddetta “via della mano sinistra”. Nel 1920 Crowley si recò a Cefalù, un paese nei pressi di Palermo, dove fondò l’Abbazia di Thelema. Questo aveva lo scopo di fondare la prima comunità in cui si viveva seguendo la religione da lui stesso fondata. Nella comunità si praticavano rituali che comprendevano atti molto discutibili e a causa di ciò, le autorità del regime fascista decisero di espellere Aleister Crowley nel 1924.

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Lui non si arrese e nel 1929 pubblicò una raccolta di pratiche magiche ed ermetiche che andò sotto il nome di “Magick in theory and pratice”. Raccolta che ancora oggi ha una grande influenza in tutto il mondo magico ed esoterico. Ma la stampa lo stroncò e ben presto, a causa delle droghe, si spense nel 1947 accerchiato da una schiera di discepoli.

Su Crowley ci sono così tante voci che starci dietro è davvero complesso. È stato etichettato con tanti se non troppi nomi diversi: è ritenuto il padre del Satanismo moderno e accusato di uno dei crimini peggiori ossia l’uccisione di bambini. Oltre queste dicerie, purtroppo sono molto restia nel credere a queste cose, credo più facilmente all’idea che serviva e serve tutt’ora un capro espiatorio o qualcosa che giustifichi il meno sensato bigottismo, penso che le idee di Crowley siano tutt’altro che campate in aria e frutto della sua pazzia.

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Aleister Crowley, come già detto, era un forte oppositore della fede cristiana ma bisogna analizzare fino a che punto lo fosse. Nella sua opera “Magick” ciò che potrebbe essere frutto di blasfemia, in realtà è una denuncia al dogmatismo e alla vita passiva della religione e dei fedeli che non solo rinunciano alla volontà di salvarsi con le loro mani ma affidano tale compito a qualcun altro. Le reali intenzioni erano quelle di scuotere gli animi e indurre la mente umana a cercare nuovi orizzonti più profondi. Altro punto cardine del pensiero di Crowley lo troviamo nel “Libro della Legge” in cui afferma che ogni uomo o donna avrebbe la capacità di svegliare dentro di sé una tale volontà da poter diventare lui o lei stessa un dio. La volontà di cui parla Crowley è la volontà di un dio che è in grado di vedere oltre il bene e il male e che riesce a dominare ciò che lo circonda e ancor prima dominare sé stesso. Questo rende l’uomo colui che regge l’intero universo.

Il genio o il mago ha la capacità di attingere alle forze dentro di sé dopo un lungo periodo di apprendistato e un lungo lavoro su di sé e lo porta non solo a dominare ciò che ha dentro ma anche il mondo esterno e liberarsi da quello che lo blocca e lo tengono incatenato. I principi religiosi non sono totalmente da eliminare, ciò che fa Crowley è semplicemente scandalo, ma bisogna vederli più come simboli o metafore. Solo quando la volontà si attiva e mette in moto l’intero universo e ne cambia anche una piccola parte, è lì che si sta compiendo la vera e propria magia.