Quando tutto ci sembra stretto e soffocante e la vita è stata ingiusta, l’unico modo per poter andare avanti è la speranza per il futuro e lasciarsi andare alla marea.
Salve lettori!
Oggi vi parlo di una delle mie ultime letture che per me è stata piuttosto intensa. Il titolo in questione è: Volevo solo sfiorare il cielo di Silvia Ciompi.
Ringrazio di cuore l’autrice per avermi omaggiata della copia cartacea!
LINK PER ACQUISTARLO: AMAZON / IBS / FELTRINELLI
Questa è una storia di sofferenza, di quella sofferenza che un po’ ti cancella e ti soffoca. Stiamo parlando di Clelia e Lorenzo. Clelia ha perso sua madre in un incidente stradale e da quel giorno il suo cuore è vuoto, straziato da una ferita che mai si rimarginerà. Sua madre le ha lasciato un regalo, uno stanzino che Clelia potrà usare come sede per la sua radio web. Proprio quando scopre di questo posto, incontra Lorenzo. Lorenzo sarà per lei un cerotto sul cuore che la salverà da un destino per lei già segnato, fatto di oscurità e dolore. Lorenzo però nasconde un segreto ed è proprio questo che l’ha spinto sull’Isola d’Elba da Roma. Dai segreti non si scappa per sempre e insieme dovranno affrontare una verità che sembra troppo grande per la loro età.
I protagonisti principali di questa storia, da come si evince dalla trama, sono Lorenzo e Clelia. Due ragazzi la cui vita è stata segnata da troppo dolore.
Clelia è una ragazza diversa da tutte le altre. Ama ascoltare musica da un grammofono e sogna la musica. Indossa abiti troppo larghi e lunghi ma soprattutto neri perché non vuole farsi vedere. I suoi capelli sono sempre corti. L’unica persona che riuscirà a “colorarla” sarà Lorenzo.
Lorenzo sembra un classico ragazzetto di 18 anni, amici, discoteca e fumo ma in realtà è molto di più. Ama i numeri e la matematica, il suo sogno è quello di progettare un videogioco e vivere di questo. Ha un animo sensibile, si accorge subito che in Clelia c’è qualcosa e lui ne è attratto. Vorrebbe scoprire i suoi segreti, cosa nasconde sotto quegli abiti così neri, quel trucco che le copre il viso.
I due saranno accompagnati da un amico, Ahmed. Ahmed è un ragazzo pakistano che vive sull’isola ed è ritenuto dagli altri ragazzi “uno sfigato”. Lui ama la pesca ma non uccide mai i pesci, li rigetta in mare salvi. Vivranno insieme un’estate indimenticabile come ogni ragazzo della loro età dovrebbe fare.
Tutta la vicenda si svolge principalmente sull’Isola d’Elba ma in parte anche a Roma dove vive la famiglia di Lorenzo.
Il romanzo è contraddistinto da molti ricordi che illustrano la vita dei personaggi e attraverso ciò si riesce a comprendere la trasformazione nel tempo del loro carattere e di ciò che vivono nel presente.
Ho apprezzato molto lo stile di scrittura dell’autrice, molto delicato e perfettamente in linea con la storia che è andata a narrare.
È un romanzo che personalmente ho apprezzato molto, mi sono emozionata, ho sorriso e rattristata insieme ai personaggi.
Il finale è la parte che ho apprezzato di più perché mostra che in una vita di dolore c’è sempre speranza, quella speranza che lenisce le ferisce e la felicità è per tutti. Il tempo è tiranno solo quando lo vogliamo, vivere i momenti belli farà in modo che quelli brutti saranno meno pesanti.
Detto questo, non posso far altro che consigliare la lettura di questo romanzo a chiunque abbia voglia di una storia ben scritta, profonda ed emozionante!
SE VUOI LEGGERE ALTRE RECENSIONI, CLICCA QUI: RECENSIONI