Salve lettori!
Il romanzo di cui voglio parlarvi oggi è un thriller di cui mi è stata spedita la copia cartacea dallo stesso autore che ringrazio di cuore. Un romanzo in cui vedremo le avventure e gli omicidi di un serial killer definito “Il poeta”. Il romanzo in questione è: Pensieri Nascosti di Nicola Bifarini
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Le classiche accortezze da serial killer professionista pensai, sorridendo mentre prelevavo il cadavere dal bagagliaio.
Ho terminato questo romanzo da alcuni giorni e ho dovuto scrivere la recensione con calma per poter mettere insieme le idee che mi sono creata sulla storia. Ho idee abbastanza contrastanti ma non del tutto negative. Iniziamo ad analizzare il protagonista: si chiama Jack, un ragazzino di 18 anni che vive da solo in una grande casa ma soprattutto lui è un serial killer, colui che viene definito “il poeta”. È insospettabile con la sua faccia da bravo ragazzo e la sua fama da studente modello. Per me è stato abbastanza difficile entrare in sintonia con lui, a volte l’ho trovato irritante ma verso il finale questa sensazione cambia e diventa molto più piacevole, viene mostrato un lato più umano e credibile.
Altro protagonista della storia è Nicola Gandolfini, ispettore di polizia dal passato turbolento. Personaggio che durante la storia perderà ogni tipo di connessione con il mondo reale e che impiegherà tutte le forze per poter catturare il poeta. Questo personaggio, secondo il mio modesto parere, è il personaggio più riuscito e che mi è piaciuto di più. Un uomo grande e grosso che all’apparenza sembra inespugnabile mostra di avere tante cicatrici profonde che lo porteranno al delirio.
La storia di questo romanzo è molto ben riuscita, mi è piaciuta l’idea di mostrare le indagini anche dal punto di vista del serial killer, c’è molta più suspance e adrenalina nella lettura. È scritta anche piuttosto bene, il libro, nonostante la sua mole di pagine (569 pagine per la precisione) scorre molto velocemente e riesce a trasmettere curiosità, dettaglio molto importante per un romanzo thriller. A tratti molto crudo, mostra nei dettagli gli efferati omicidi del poeta ma questo è un dettaglio che a me piace, un po’ di sano splatter a volte è gradito!
Passiamo adesso ad alcuni dettagli che purtroppo non ho apprezzato particolarmente: alcune vicende raccontate nel romanzo le ho trovate poco credibili e forzate. Ho avuto la sensazione che l’autore voleva prolungare la storia senza avere quel dettaglio che a mio parere serve sempre. Questo punto è abbastanza complesso da spiegare senza fare spoiler ma per farla in breve: l’ispettore Gandolfini aveva tutti gli indizi per arrivare al colpevole ma non si procede con la cattura e l’arresto negando qualsiasi dettaglio collegato a Jack. Questo è solo un piccolo dettaglio che ho voluto riportare per potermi spiegare al meglio.
Io giudico in continuazione tutto e tutti, do per scontato cose che magari hanno un significato più profondo. Chi sono io? Dio?… non credo, nessuno mi sta adorando, nessuno mi rivolge preghiere o suppliche.
Nonostante tutto, posso affermare che il romanzo mi è piaciuto e di poterlo consigliare. Un romanzo corposo che sicuramente tiene compagnia ed intrattiene. Ovviamente è consigliato a tutti quelli che vogliono leggere un thriller psicologico molto scorrevole ma altrettanto interessante!
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