Posted on: 26 Giugno 2020 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve!
Oggi voglio parlarvi di una raccolta di storie che ho trovato molto interessante, una raccolta improntata sulla femminilità. Il titolo è: Sirene di Dario Ronzani.

Ringrazio di cuore l’autore per la copia!

donna
Dodici donne raccontate dall’uomo che le ha amate, a volte anche per poco. Una storia attraverso le città e i corpi, in un viaggio parallelo all’esterno e all’interno delle emozioni; dell’amore con la sua geografia da disegnare; del tempo che invecchia alcune cose, altre, invece, le mantiene intatte per molti anni. Incontriamo Sherazade che ricorda gli insegnamenti di suo padre nonostante fatichi a indossare il velo; Amelia che traduce in russo il canto antico delle balene in Messico. O Simona nuda sul letto di una Lisbona in crisi, invecchiata quanto lei; Giorgia, orafa di Lecce espatriata in Canada, che sogna di poter ritornare nonostante tutto; Ariel sulla bicicletta a Parigi, finalmente libera da un amore divenuto possessione e violenza; Penelope, economista emigrata a Lipsia, che legge l’ultimo telegramma del padre divenuto un guru in India. E ancora Greta, Teresa, Francesca, Valeriana, Paula e Diana. Dodici donne indipendenti e forti che riflettono come uno specchio rotto la femminilità di un secolo nuovo e incerto. Una storia divisa in respiri e gemiti, raccontata da un uomo che osserva se stesso e il Mondo attraverso gli occhi delle donne conosciute, amate e perdute.

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“Leggi, rileggi, ma non capisci quanti rischi si corrono a essere liberi”

Quella di cui vorrei parlarvi oggi è una raccolta di storie. Al centro di ogni storia troviamo delle donne ognuna con una storia diversa alle spalle più o meno complessa. Ogni storia è breve e varia dalla 4 alle 6 pagine. Ho apprezzato particolarmente questo libro, ci sono spunti di riflessione che sono davvero interessanti. Quando un libro ti spinge a riflettere su alcuni aspetti della vita e non, ha fatto davvero un ottimo lavoro!

Sono 12 donne e ogni uomo ne parla sempre con un sentimento malinconico. Sono tutte donne forti ed indipendenti, donne che si battono per ciò che ritengono giusto e per i loro ideali.

La prima donna è Greta che nella vita si prostituisce e ha un figlio. Oltre il “velo” che è costretta ad indossare, è una madre indipendente e fiera. Abbiamo Teresa, Sherazade, Diana, tutte donne con le loro complessità, la loro visione della vita e dell’educazione. Teresa con una vita cristiana e dolori alle spalle, Sherazade che ricorda la sua cultura araba e del fascino del velo di sua madre e Diana, una cameriera bionda.

Ma c’è anche Paula, una donna brasiliana che dipinge madonne nude, Simona una donna adulta con dentro una tempesta, una donna camaleontica. Amelia è un’oceanografa di trent’anni dalla pelle scura. Penelope, Ariel, Valeriana, Francesca e Giorgia, anche loro piene di vita ma sempre con una sfumatura malinconica.

Penso che ognuna di loro merita di essere letta e ricordata. Il modo in cui l’autore ha parlato di loro è molto bello, è stato scritto davvero bene. Sono tutte donne che in un modo o nell’altro hanno dentro tristezza ma sono tutte guerriere.

Non posso dire che ne abbia preferita una in particolare, a modo mio le ho amate tutte. Ci sono alcune riflessioni però che porterò con me nella mia vita quotidiana.

“Le balene sono mammiferi rimasti nell’acqua perché l’oceano non ha confini, ha solamente distanze”

È una raccolta che io consiglio vivamente, è molto breve ma forte. Spero che scegliate di acquistarla e che possa dare a chiunque le stesse sensazioni che ha dato a me!

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