Posted on: 17 Ottobre 2019 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve lettori!
Oggi ho deciso di scrivere questo articolo perché mi piacerebbe condividere con voi l’idea che mi sono fatta sul mondo del book blogging e dei book blogger “furbetti”. Ho già scritto una cosa del genere nell’articolo per i 6 mesi del blog (per chi volesse leggerlo, clicchi QUI)

So perfettamente di essere in questo mondo da non così tanto tempo, ho aperto il mio blog 7 mesi fa ma alcune idee te le fai quasi subito e più passa il tempo e più credi che queste idee siano reali e non del tutto campate in aria.

Prima di scrivere su un blog, io seguivo e seguo tutt’ora alcuni blog e profili instagram che parlano di libri e ammiravo così da lontano il loro lavoro sognando di poterlo fare anche io un giorno. Questa mia voglia nasce dal fatto che non condivido con nessuno la mia passione per la lettura nella mia vita di tutti i giorni perché non conosco lettori o almeno che leggano quanto me. Per me era tutto bello visto dall’esterno ma quando ci sei dentro forse vedi che le cose non sono tutte così “splendenti”.

Sono una persona che delle polemiche che nascono in giro non si preoccupa e questo vale sia su internet che nella vita di tutti i giorni. Noto blogger che si insultano nelle stories di Instagram come se fosse una cosa normale, persone che aprono un blog da una settimana e già scrivono nella descrizione delle collaborazioni o che vogliono un cartaceo. Manca un reale supporto nella sfera italiana del book blogging e se devi “crescere” è molto complicato e devi impiegare molta energia e lavoro. Per arrivare ai numeri che ho oggi, che sono un briciolo rispetto a tantissimi altri ma che mi fanno sentire come se fossero milioni, ho faticato ma sono molto orgogliosa del mio percorso. La fatica si unisce anche al mio carattere molto introverso e il mix diventa un ostacolo a volte.

Non voglio criticare nessuno, ognuno è libero di scegliere di fare quello che ritiene giusto, ci mancherebbe ma come si può pretendere di pubblicizzare un libro di un autore o una CE senza un pubblico che ti segue? Come si può pretendere di essere credibili in quel caso? Come si può creare una community se non ci si aiuta l’uno con l’altro? Io non ho mai chiesto collaborazioni a CE e con autori e mai lo farò. Se sono nate, il motivo è semplice: sono stata contattata da loro e di questo sono estremamente felice perché mi fanno sentire appagata.

A causa di questo pensiero che si voglia sempre ricevere libri gratis, si sta perdendo il reale motivo per cui si dovrebbe aprire un blog che parla di libri: l’amore per la lettura in ogni sua forma. Se inizieranno a nascere delle collaborazioni, deve essere solo grazie all’impegno che ci si mette nel fare delle buone recensioni, creare post che attirino persone. Ma prima di tutto, bisogna essere lettori/lettrici per fare questo.

A tutti piace leggere gratis, tutti siamo felici di ricevere libri e io sono compresa in questa categoria, è inutile negarlo ma non deve esistere solo questo, si rischia di chiudere il blog molto in fretta perché non c’è una vera passione alla base.

Detto questo, io non volevo creare alcuna polemica o criticare qualcuno… semplicemente ci sono cose che forse ancora non riesco a capire e volevo condividere il mio pensiero!