Posted on: 4 Maggio 2020 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve lettori!
Oggi andremo a parlare di una raccolta di storie horror scritta dai più grandi maestri horror e thriller del panorama italiano. La raccolta si chiama “Pandemonium” pubblicata da Lethal Books pochi giorni fa.

Ringrazio di cuore Cristiano Saccoccia, curatore della raccolta, per avermi inviato il file.

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Corigliano, Mardegan, Ferrero, Mala Spina, Lanzetta, Battiago, Hoffmann, Mortellaro, Silvestri, Di Orazio. Dieci autori. Dieci giornate di boccaccesca memoria, come in quella Firenze del 1348 assediata dalla peste. Dieci comandamenti, che verranno infranti o rispettati. Dieci stili completamente diversi: l’ironia pungente e blasfema, il goffo erotismo, l’onirica bellezza della disperazione, il pulp-western friuliano, esorcismi danteschi e visioni infernali vi aspettano in questo libro immondo. Dieci racconti dall’anima corrotta e nera. Un’ode alle tenebre in tutta la loro bellezza dannata. 

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“Pandemonium” è una raccolta di storie horror/fantasy ispirato al Decameron di Giovanni Boccaccio. Ogni autore ha scritto una storia incentrata su uno dei dieci comandamenti avendo come base la pandemia. Una sorta di circolo di scrittori esattamente come descritto da Boccaccio. Ogni autore ha ambientato la propria storia nella città in cui vive, utilizzando uno stile proprio, tra ironia, disperazione e violenza.

DE CIVITATE DEI di FRANCESCO CORIGLIANO

“Non avrai altro dio all’infuori di me”

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La storia che introduce la raccolta ha come protagonista un medico che si ritrova in una cittadina infestata dalla peste. La particolarità del luogo sta nel fatto che più che ammalarsi le persone, si ammalano i palazzi e le costruzioni. Il medico è alla ricerca della prima pietra, colei che ha portato alla rovina il paese.

Ho apprezzato il modo in cui è stata scritta e personalmente ci ho visto anche un messaggio di fondo, volontariamente o meno. Io credo che l’autore avesse voluto parlare di una società presa dal materialismo ed è proprio ciò che è materiale ci fa ammalare, è ciò che noi vediamo e tocchiamo ogni giorno può portarci ad un limite di non ritorno.

DE VULGARI ELOQUENTIA di RICCARDO MARDEGAN

“Non nominare il nome di Dio invano”

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La seconda storia della raccolta è incentrata sul divieto di bestemmiare. In una cittadina ormai chiusa, bestemmiare era all’ordine del giorno. Fino a quando la “pandemia” non si è abbattuta: chiunque proverà a bestemmiare, gli si torcerà la lingua.

Anche la seconda storia rispecchia a pieno quello che è il comandamento cristiano relativo alla blasfemia. Una storia piacevole che in alcune scene mi ha strappata un sorriso poiché sono presenti scene di ilarità ed estremizzazione di una condanna di un atto che ormai è molto frequente. Questo è un dettaglio che mi ha fatto apprezzare ancora di più la vicenda raccontata.

FINO ALL’ULTIMO CRISTO APPESO di MAURIZIO FERRERO

“Ricordati di santificare le feste”

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La terza storia ha come protagonista un prigioniero a cui verrà affidato “il compito” di interpretare Gesù durante la via crucis con la particolarità che verrà ucciso esattamente come Cristo. In questa storia è presente anche il figlio del Sommo Poeta che proprio grazie ad un tomo riuscirà ad evocare un demone che prenderà il corpo del prigioniero.

In questa storia ho visto l’esatto opposto del “santificare le feste” in chiave cristiana poiché il tutto finirà con un’indole non pura e che non rispecchia la religione. Inoltre le persone si liberano di una vergogna e di un voler a tutti costi condannare un atto carnale ed è proprio grazie a questa liberazione che le persone diventano più felici.

QUASI CAVALIERE di MALA SPINA

“Onora il padre e la madre”

Il protagonista della quarta storia è un cavaliere che per onorare la memoria dei suoi genitori morti di peste deve compiere una buona azione. Così si ritroverà a scortare delle ragazze e portarle in salvo da un paese preso d’assalto dagli untori.

La storia è raccontata con ironia ed è stato molto divertente leggerla. I genitori del protagonista, presenti in veste di fantasma, mettono in scena un piccolo “teatrino” spassoso con vari battibecchi tra loro. Questo ha reso il racconto leggero. Conoscevo già questa autrice e sono iscritta alla sua newsletter da quasi due anni. Grazie a questo, ho letto altri racconti e nonostante questo sia molto breve rimane una buonissima lettura!

SOLO UN SILENZIO DI CENERE di ANTONIO LANZETTA

“Non uccidere”

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I protagonisti di questa storia sono due fratelli che dopo la morte della madre si ritrovano a vivere da soli in un mondo infestato da una malattia che fa diventare le persone dei veri e propri mostri che vengono definiti “Le cose”. Un mondo in cui le persone hanno paura dei libri perché è proprio da un libro appartenuto ad un alchimista che nasce la malattia.

Questa è stata senza alcun dubbio la mia storia preferita. Il sentimento di fondo è “l’amore fraterno” che nonostante le difficoltà continua ad essere presente. Nonostante la brevità mi ha intrattenuta molto con addirittura un sorprendente epilogo. È un autore che io apprezzo particolarmente sia per il genere che tratta sia per il suo modo di scrivere. Come sempre, davvero impeccabile!

ANTINFERNO di CALEB BATTIAGO

“Non commettere atti impuri”

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La protagonista di questa storia è una donna che si trova nell’antinferno. Tutte le anime sono catalogate e controllate dai demoni dall’aspetto animalesco. La donna riesce a fuggire e alla fine del suo tragitto vedrà un’isola. Parlare in breve di questa storia è alquanto impossibile poiché si andrebbe ad eliminare l’atmosfera e il significato che l’autore ha voluto dare.

La storia è molto evocativa a parere mio. Ho letto la storia in compagnia di mio fratello e insieme abbiamo ricercato diversi significato ed è stato molto interessante. Penso che ognuno di noi leggendo questa storia possa trovare un significato diverso. È questo che contraddistingue un grande scrittore, attraverso solo 6 pagine è riuscito a creare una storia incredibile.

NON ANDIAMO A FAR ALTRO SE NON A COMBATTER di F. T. HOFFMANN

“Non rubare”

La storia si svolge in un paese contadino infestato dai corvi e personaggi con malevoli intenzioni. Saranno proprio dei frati e un “benandante” a combattere questi personaggi e a liberare il paese.

Anche in questo caso, leggendo la storia, ho notato un messaggio di fondo: la liberazione dalla corruzione, dal male e da coloro che privano i lavoratori del loro lavoro nei campi. Anche qui sono presenti scene che mi hanno strappata un sorriso. Durante la lettura ho avuto la sensazione di essere entrata in quelle classiche storie horror/fantasy che a me piacciono molto.

I MIRACOLI HANNO STRADE CURIOSE PER PIGLIARTI ALLE SPALLE di DOMENICO MORTELLARO

“Non dire falsa testimonianza”

Il protagonista di questa storia è un uomo che afferma di essere morto. Quest’uomo viene maltrattato da due frati che lo costringono ad inventare una storia sulla guarigione data dalla Madonnina. La condizione dell’uomo diventa famosa e tutti vorranno toccare il “miracolato”.

Ho trovato molto simpatica questa storia e a tratti mi ha fatta sorridere. La storia inoltre mostra la disperazione delle persone a volersi aggrappare ad una storia anche se non esiste alcun fondo di verità. Si vogliono semplicemente appigliare ad una piccola possibilità.

DI CORNA E ALTRE CAUSE PERSE di LAURA SILVESTRI

“Non desiderare la donna d’altri”

La protagonista di questa storia è una necromanante che ha riportato in vita un uomo con l’unico scopo di avere un servitore. Ma la vecchia non aveva fatto i conti con le richieste del morto: l’uomo voleva far giustiziare la sua bellissima moglie per aver giaciuto con un altro uomo.

Ho trovato questa storia particolarmente interessante, a mio parere una delle migliori di questa raccolta. Ho adorato il finale e il modo in cui l’autrice è riuscita a scrivere una storia seppur breve ma incisiva.

NUN DESIDERARE LE ROBBE DELLA NAPOLETANA. SÌ, PROPRIO LEI, QUELLA LÀ di PAOLO D’ORAZIO

“Non desiderare la roba d’altri”

Protagonista di questa storia è un ragazzo abbandonato dalla madre alla morte del padre. Sfondo di questa vicenda è una Roma infestata dalla peste. Fausto Bergmann, il protagonista, dovrà lottare con le visioni e la pesta fino al sorprendente epilogo.

Altro autore che non ha bisogno di presentazioni. Paolo D’Orazio ha scritto una storia degna del finale di questa splendida raccolta. L’epilogo della storia lascia a bocca aperta e nonostante la brevità riesce a catturare l’attenzione.

CONSIDERAZIONI FINALI

Avevo già notato questa antologia sulla pagina Facebook di Alessandro Manzetti (per chi non lo sapesse, in Italia pubblica le sue opere con lo pseudonimo di Caleb Battiago) e ha subito attirato la mia attenzione anche per via degli scrittori presenti.

La raccolta non ha per nulla deluso le mie aspettative anzi, è stata una lettura molto piacevole. È stato piacevole anche scoprire autori che personalmente non conoscevo.

Io consiglio vivamente l’acquisto e la lettura di questa opera anche a chi non ama l’horror in quanto non sono presenti scene violente.

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