Posted on: 6 Settembre 2019 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve a tutti! Nella recensione di oggi andremo a parlare di un libro molto discusso negli ultimi mesi divenuto un caso editoriale: Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton!

Le sette morti di Evelyn Hardcastle
TRAMA: Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell’alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento – la morte del giovane Thomas Hardcastle – ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d’artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell’attimo in cui esplodono nell’aria i preannunciati fuochi d’artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell’acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L’invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell’acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l’assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House…

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«Sono le buone maniere renderci degni del genere umano, non il nostro conto banca». 

“Le sette morti di Evelyn Hardcastle” è senza ombra di dubbio uno dei libri più discussi di questo 2019, quasi tutti hanno più o meno sentito di questo libro. Libro che sicuramente ha fatto schierare in due gruppi le persone, tra chi lo ha definito uno dei libri più belli degli ultimi anni e chi un insieme di idee mal gestite e ripetitive: Io sono nel primo gruppo.

Questo libro è STREPITOSO. S-T-R-E-P-I-T-O-S-O. Si candida tranquillamente tra i libri più belli letti nel 2019.

Il romanzo racconta le vicende di Aiden Bishop che dovrà scovare l’assassino di Evelyn Hardcastle per poter uscire da Blackheath House, luogo dove si sviluppano le vicende. Egli avrà a disposizione diverse reincarnazioni in diversi personaggi per riuscire a venirne a capo in questa situazione. Ripercorrerà lo stesso giorno per ogni reincarnazione, dove ognuno metterà un importante tassello in questo stranissimo puzzle.

La trama de “Le sette morti di Evelyn Hardcastle” non è per nulla semplice, è uno di quei romanzi che va letto con costanza e attenzione altrimenti si rischia di perdere qualche passaggio importante che rovinerà una fantastica esperienza di lettura. Ovviamente, se seguita con attenzione si rivelerà un piccolo capolavoro. A ogni pagina che si sussegue, si faranno numerose idee sul presunto assassino ma che nel finale si stravolgerà tutto. Ogni idea cadrà e sicuramente lascerà il lettore a bocca aperta.

“Quanto bisogna sentirsi sperduti per lasciare che sia il diavolo a condurci a casa?” 

In questo libro si notano anche temi che vanno oltre il thriller, temi più personali. Si parla soprattutto di come varie personalità differenti tra di loro, agiscano in maniera del tutto differente. Produrranno azione che potranno essere condivise o meno. Concetto che detto così risulterà banale ma che nel romanzo viene affrontato in modo magnifico.

Il libro l’ho apprezzato tantissimo, tanto che come tutti i grandi romanzi, ho avvertito un senso di vuoto quando l’ho finito. Come già detto è sicuramente uno dei romanzi più belli di quest’anno. È un romanzo che per me, ogni appassionato di thriller dovrebbe leggere oppure che vogliano una storia ben progettata.

VALUTAZIONE

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