Salve lettori!
Oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto recentemente, un libro breve ma che ha un messaggio piuttosto profondo alla base. Il libro in questione è: L’attimo eterno di Demetrio Verbaro.
Ringrazio di cuore l’autore per la copia del romanzo!
LINK PER ACQUISTARLO: AMAZON / IBS / FELTRINELLI
Non devi avere un’immagine stereotipata della felicità, non devi pensare: “sono felice solo se ho un bel lavoro, viaggi, soldi, donne”. Devi cercare la tua personale felicità. Non devi essere quello che gli altri si aspettano che tu sia, ma soltanto sentirti libero di essere te stesso. Non c’è felicità più grande.”
L’attimo eterno è un breve romanzo che conta 147 pagine ed è una delle mie ultime letture. Questo libro mi è piaciuto abbastanza, ha molti lati positivi ma anche uno che ho apprezzato un po’ meno. Adesso andiamo a scoprire tutto nei dettagli!
La storia si svolge a Mosorrofà e i protagonisti sono tre ragazzini Giuseppe, Jessica e Sidney. Tutti e tre sono ragazzini speciali che per un motivo o l’altro non riescono a fare amicizia con gli altri ragazzi. Passano molto tempo insieme ma purtroppo crescono e dovranno affrontare i problemi dell’adolescenza e dell’età adulta: amori e dipendenze che metteranno a dura prova la loro amicizia.
Uno dei protagonisti della storia è Giuseppe. Giuseppe vive con la madre ed è orfano di padre. È un ragazzino molto intelligente e a cui piace studiare, è molto razionale ed attaccato alla famiglia. Giuseppe avrà una vita accademica soddisfacente ed è uno di quelli che viene soprannominato “genio”. È segretamente innamorato di Jessica.
Sidney ha una vita più complessa, vive con la madre ma non vanno d’accordo, la madre lo incolpa per averla fatta fallire nel suo lavoro e nella relazione con suo padre. Si dimostra un ragazzino molto coraggioso ma purtroppo la vita non è molto buona con lui e dovrà combattere contro una dipendenza: il gioco.
Jessica invece è una ragazzina angelica e bellissima e crescendo diventa sempre più bella. Vive con i suoi genitori e i suoi fratelli. Purtroppo non è molto brava con le amicizie perché spesso la sua timidezza viene vista come altezzosità. Anche per Jessica non sarà semplice e vivrà dei momenti tormentati a causa dell’amore.
Leggendo questa storia ho percepito un messaggio che mi ha colpita: A volta la felicità ce l’abbiamo fuori casa, nel paese in cui viviamo ma noi la cerchiamo oltreoceano. Inoltre per essere felici a volte bastano le piccole cose come il risultato positivo di una partita di calcio, la compagnia di un amico o una partita di carte al bar. A volte sono proprio le piccole cose che ci lasciamo sfuggire.
Come dicevo, c’è un solo dettaglio che non ho apprezzato particolarmente ossia la brevità. A parer mio una storia del genere doveva avere più dettagli, alcuni eventi dovevano essere spiegati più a lungo. Questo è basato sul mio gusto personale, amo le storie dettagliate in cui si scende nei particolari, vengono mostrati maggiormente i vari lati dei protagonisti.
L’Etna innevato se ne stava stagliato all’orizzonte, e placido come un gigante buono, sembrava vegliare sulle case, sui monti, sulle persone, sulle barche e sul mare. Sembrava che Dio stesso gli avesse affidato quel compito, ogni tanto si arrabbiava e mandava fumo verso il cielo e lava infuocata verso la terra.
Tutto sommato posso dire che il romanzo mi è piaciuto, è stato bello poterla leggere e mi ha tenuta compagnia. Io posso solo che consigliare l’acquisto e la lettura di questo libro!
SE VUOI LEGGERE ALTRE RECENSIONI, CLICCA QUI: RECENSIONI