Un mondo spaccato in due classi sociali, un Re-Dio a cui tutti danno fede e una guerra contro i Comuni sta per essere persa. La cecità dei superiori metterà a repentaglio un regno, sarà davvero così? O c’è qualcosa di ben più grande sotto?
Buon pomeriggio lettori!
Oggi vi parlerò dell’ultimo romanzo fantasy che ho letto: “La prima melodia” di Stefano Impellitteri.
Ringrazio di cuore l’autore per la copia!
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Ho terminato la lettura di questo romanzo stanotte, ero presa e volevo sapere come andasse a finire la storia. Devo dire che ha molti elementi che mi sono piaciuti e che ho trovato molto originali.
Ci troviamo di fronte ad un romanzo che ha come elemento principale la musica. I riferimenti a tale arte sono tantissimi e a me sono piaciuti tanto e sono uno dei motivi per cui ho scelto di leggere questo romanzo. Ero curiosa di come l’autore avesse messo insieme fantasy ed elementi musicali e posso affermare senza alcun dubbio che li ho apprezzati tanto.
Siamo ad Heddelf. Ad Heddelf gli abitanti sono divisi in due classi sociali basati sull’altezza: i bassoplebe e gli altagente. I bassoplebe vivono una vita molto difficile e povera mentre gli altagente hanno molte più possibilità di vivere una vita tranquilla e in ricchezza.
Freyn e suo padre Elrinam trovano un pugnale armonico, questo evento cambierà le loro vite per sempre. Freyn è uno dei protagonisti centrali della storia. Il ragazzo riceverà una delle più grandi ingiustizie che si possa ricevere e proprio in quel momento si renderà conto che la sua condizione sociale non può essere ribaltata. La rabbia prenderà il sopravvento.
Freyn assaggerà la sete di vendetta e sarà proprio questa a portare avanti il suo cammino.
Altro protagonista che ho apprezzato molto è Alfarinn, sovralto che detiene il potere esecutivo. Lui sarà vittima di sotterfugi e inganni da parte di un altro sovralto, Veelisk. Veelisk è il sovralto che detiene, invece, il potere economico. Un uomo vile che non si ferma di fronte a nulla pur di compiere la sua vendetta verso Alfarinn.
Altra parte della storia tratta della guerra contro i Comuni chiamati anche Scaglie. La guerra per gli Heddelfiani non sta andando nel migliore dei modi e dovranno trovare presto una soluzione per non soccombere.
Il romanzo è caratterizzato dalla presenza di molti personaggi ed elencarli tutti sarebbe complesso. Tra i personaggi che ho preferito c’è Khilam che merita una menzione. Khilam è un bassoplebe con la gobba ma soprattutto è un giullare pronto a divertire con le sue battute. Khilam nonostante la sua natura e la sua abitudine alla pietà, possiede le capacità di ironizzare sulla sua condizione e di strappare sempre un sorriso.
L’ambientazione è quella fantasy-medievale che siamo abituati a vedere in moltissimi altri fantasy.
Altro dettaglio che ho particolarmente apprezzo di questo volume è l’attenzione al dettaglio: troviamo nomi come “l’altanas, melogralto e lo zafferalto” che indicano frutti e spezia. Questo mostra la cura con cui l’autore ci ha presentati la storia ed è sempre apprezzabile.
Anche l’edizione è molto curata e all’interno sono presenti mappa e disegni.
Ci sono elementi negativi in questo primo romanzo? Direi di sì ma si tratta più di preferenza personale che non di veri e propri errori. La prima parte del romanzo non scorre molto velocemente e ammetto di aver avuto qualche difficoltà ma dalla metà in poi tutto scorre liscio come l’olio fino al finale che avrei voluto fosse con più dettagli.
Tutto sommato per me è stata una lettura piacevole, un buon romanzo fantasy ricco di spunti originali e personaggi ben caratterizzati. Io mi sento di consigliarlo!
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