Posted on: 30 Ottobre 2020 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve a tutti! Nella recensione di oggi andremo a parlare dell’ultimo romanzo storico che ho letto: “La ballata della città eterna” di Luca di Fulvio.

Ringrazio la Rizzoli per avermi inviato la copia cartacea!

ballata
Stato Pontificio, 1870. L’orfano Pietro è fuggito da Novara insieme alla Contessa, una donna dagli occhi color ametista e dall’eleganza innata. Marta è cresciuta viaggiando insieme ai circensi: quando era bambina, il vecchio cavallaro Melo l’ha accolta sul suo carro insieme a giocolieri, acrobati e trapezisti. I loro destini si incrociano per caso, come i loro sguardi. Quando arrivano a Roma, restano entrambi a bocca aperta: nessun posto è così bello e corrotto insieme, così marcio e così incantevole. Eppure, a meno di un decennio dall’unificazione del Regno d’Italia, la Città Eterna è una polveriera. “Roma libera” è il motto segreto che passa di bocca in bocca tra botteghe e palazzi, tra gli straccioni dei vicoli e tra i giovani aristocratici del Caffè Perilli: “Siamo tutti fratelli, tutti carne italiana”. Ma cosa significa davvero essere italiani? Cosa significa essere fratelli per due come loro, che non hanno mai avuto una casa e una famiglia? Mentre la tensione sale e le truppe del Papa sorvegliano le strade vicino a Porta Pia, Marta e Pietro dovranno farsi coraggio e decidere da che parte stare, prima che là fuori cominci la battaglia.

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Da lettori vi avranno sicuramente fatto la classica domanda “Perché leggi?”. Invece di dare una risposta preferisco suggerire dei titoli di romanzi come risposta e chiedere “Perché tu non leggi?”. Ebbene “La ballata della città eterna” è uno di quei titoli. Questo romanzo è bellissimo, uno di quei Romanzi che porterai dentro di te per sempre. Mi ha emozionata dalla prima all’ultima pagina.

“La ballata della città eterna” racconta di uno degli episodi più importanti della storia italiana e della sua riunificazione: la liberazione di Roma dal Papa. Ad essere più precisi, la famosa “Breccia di Porta Pia”. Faremo la conoscenza di due gruppi diversi di rivoluzionari, giovani e non più giovani, che si uniranno in nome dello stesso ideale.

Ma questo romanzo non è solo storia: è anche Amore. Amore tra i due protagonisti, Marta e Pietro. Amore per un paese appena nato capace di unire tutti. Amore per le proprie passioni, come la fotografia per Pietro. Amore verso i propri ideali così forte da non tradirli per nessuna ragione al mondo, incarnato perfettamente dal principe Ludovico.

Il gruppo di protagonisti e personaggi secondari creato dall’autore è fantastico. Tutti così diversi ma uniti.

Protagonisti di questa storia è Pietro, un orfano, che dopo essere stato adottato dalla Contessa, si troverà a viaggiare con la Contessa stessa per mezza Italia per arrivare a Roma dopo aver perso tutto per dei debiti contratti proprio verso il nascente Regno D’Italia. Qui entreranno in contatto con una dimensione che li cambierà.

Una dimensione che non cambierà solo loro. Qui nello stesso periodo arriva in città il Circo Callari. Circo di cui fa parte Marta, altro protagonista importante. Arrivati a Roma, Marta si inizierà a porre delle domande su se stessa fino ad entrare in contatto con i rivoluzionari. Questo incontro farà nascere in lei il desiderio di lottare per il Tricolore.

Nella Ballata della città eterna avrà una certa importanza anche la Fotografia. Pietro, dopo aver conosciuto il padre di Ludovico, si appassionerà a questa nuova arte. In lui si svilupperà la passione di voler immortalare la cruda realtà che versa questa città fatta di fame e disuguaglianze. Tante cose negative che questa città dovrà affrontare. Come precisato dall’autore a fine libro, non è proprio il preciso momento della comparsa della Macchina Fotografica. È stato particolarmente bello leggere della passione di Pietro e della sua idea di fotografia. Se questo è il risultato, l’autore è sicuramente scusato!

Protagonista di questa storia è anche la città: Roma. Una Roma che lotta, una realtà difficile ma che vuole emergere. Un racconto stupendo anche di questa città e dei suoi abitanti. La futura capitale del Regno.

Raccontare dei personaggi e della storia è davvero molto difficile farlo in breve e nel mio piccolo ci ho provato. L’evoluzione del personaggio dell’Albanese, Mamma Lucia di cui mi sono molto divertita a leggere gli incontri tra lei e la Contessa, di tutto il Circo, un gruppo di scapestrati davvero fantastici, oppure di Melo. Potrei parlare ancora e ancora di questi personaggi e altri ma toglierei parecchie emozioni che si provano nel conoscere loro, le loro avventure e i loro sentimenti.

“La Ballata della città eterna” è un romanzo che mi è piaciuto veramente tanto. Mi ha molto emozionata. Le pagine di questo romanzo sono impregnate di Amore, Patriottismo, Libertà, Ideali e voglia di combattere per il giusto. Non posso fare davvero altro che consigliare la lettura di questo romanzo a tutti, sono sicura che vi emozionerà come ha fatto con me.

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