Salve a tutti! Nella recensione di oggi andremo a parlare di un libro di un autore di cui abbiamo già parlato sul blog: “Il Superstite” di Wulf Dorn.
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“Il bene forse vince nelle fiabe, nei film di Hollywood e nei romanzi, ma il mondo reale appartiene al male.”
Protagonista di questa nuova storia raccontata dalla brillante penna di Wulf Dorn è la Waldklinik. Stessa clinica presente in altri romanzi e creata dall’immaginazione dello scrittore, ma con personaggi diversi. La storia ruota attorno alla vita di Jan Forstner che 23 anni prima, in modo del tutto sconosciuto, perde il fratellino minore, Sven. Distrutto dalla ricerca della verità e abbandonato dalla moglie, a Jan viene offerto un posto alla WaldKlinik, la clinica dove lavorava il padre, anche lui scomparso 23 anni prima in circostanze misteriose. Così, volenteroso di continuare la ricerca della verità della scomparsa di Sven, accetta il posto alla clinica.
Arrivato a Falhenberg, viene accolto da un amico, distrutto anche lui dalla scomparsa della figlia e che in qualche modo è collegata con la storia di Jan. 23 anni prima infatti, Sven scomparirà durante una notte quando Jan, uscito di casa, si reca sul luogo della scomparsa della figlia dell’amico. Il protagonista da bambino, convinto da una teoria letta su un libro della possibile comunicazione con i morti, si reca in quel luogo cercando di registrare la voce della ragazza scomparsa. Sarà proprio questa sera che scomparirà il fratellino: quando Jan si allontanerà per fare pipì, al suo ritorno Sven scomparirà.
Subito dal primo giorno Jan capisce che qualcosa non va: tra cartelle mediche scomparse, persone che improvvisamente sparite, persone che si schierano contro la clinica convinti che li risieda il male, il protagonista dovrà lottare alla scoperta del mistero del Waldklinik, in qualche modo collegato anche alla scomparsa di Sven che per poco non gli costerà anche la vita.
“Il Superstite” è un altro grande capolavoro partorito dalla mente di Wulf Dorn. È uno di quei romanzi che subito cattura l’attenzione del lettore, lo incollerà al romanzo e sarà difficile staccarsene, desiderosi di conoscere la verità. Tutto questo anche grazie sempre al solito modo di scrivere davvero molto brillante. Il protagonista, Jan Forstner, sarà difficile non apprezzarlo: risoluto, coraggioso e intraprendente. Così come tutti gli altri personaggi, uno caratterizzato meglio dell’altro.
“La vita è un campo di battaglia, e non possiamo indirizzarla a nostro piacimento. Il nostro unico spazio di manovra consiste nell’atteggiamento che assumiamo per lottare.”
Una cosa che ho apprezzato davvero di questo romanzo, come è accaduto anche con altri romanzi che ho letto di questo scrittore, è la precisa descrizione e spiegazione della psiche umana. Un argomento che da sempre ha affascinato, sarà uno degli elementi più apprezzabili del “Superstite”. Non posso non consigliare questo libro, ma anche tutti gli altri di Dorn a chi, come me, adora i romanzi psicologici!
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