Posted on: 28 Maggio 2019 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve a tutti!

In questa nuova “puntata” de “I Fantastici 5” vi illustrerò quali sono i miei 5 romanzi preferiti del momento, quei libri che rileggerei all’infinito! Ovviamente ne sono solo una piccola parte e sono messi in ordine del tutto casuale perché avrei difficoltà a realizzare il podio. 😪

1 – ISOLA DI NEVE di Valentina D’Urbano

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Non potevo non nominare questo romanzo! L’ho amato tantissimo e solo a parlarne, vado in brodo di giuggiole. E’ stato il mio primo romanzo di Valentina D’Urbano e dopo questo, ho deciso di leggerli tutti perché il suo stile di scrittura mi ha rapita, così semplice ma emozionante. Ho pianto e gioito insieme alla protagonista e il finale di questo romanzo è del tutto inaspettato.

Trovate la recensione di “Isola di neve” QUI sul blog.

TRAMA: Un’isola che sa proteggere. Ma anche ferire. Un amore indimenticabile sepolto dal tempo. 2004. A ventotto anni, Manuel si sente già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L’unico suo rifugio è Novembre, l’isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida – l’isoletta del vecchio carcere, abbandonato -, Novembre sembra il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull’isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant’anni: la storia di Andreas von Berger – violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida – e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. L’unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di quella donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull’isola di Novembre. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l’unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando, un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. La sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata su cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell’isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.

2 – LE COLPE DELLA NOTTE di Antonio Lanzetta

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Altro libro che mi ha particolarmente colpita. Sicuramente il thriller più bello che abbia letto negli ultimi mesi. Anche qui, è stato il primo romanzo di Lanzetta che ho letto, ma dopo questa lettura sono certa che recupererò anche gli altri. La caratteristica migliore di questo romanzo è la scrittura dell’autore, capace di intrattenere il lettore e di colpirlo, grazie a uno stile mai banale. Sicuramente uno dei migliori scrittori thriller del momento!

Sicuramente a breve farò una recensione!

TRAMA: La sera in cui i suoi genitori sono morti, Cristian è uscito di casa sbattendo la porta, arrabbiato con il mondo. Non avrebbe mai immaginato cosa lo aspettava al suo ritorno: un lago di sangue sul pavimento della cucina e la pistola d’ordinanza stretta tra le dita di suo padre. Un omicidio suicidio, avevano detto. E poi era stato spedito al sud, a Castellaccio, nella casa famiglia di Flavio, che continua a salvare ragazzini dal buio in cui a volte vengono risucchiati. Davvero il padre di Cristian ha ucciso la madre e poi si è tolto la vita? Qualcosa di oscuro sembra nascondersi dietro quello che apparentemente è un inspiegabile delitto e Damiano, lo Sciacallo, inizia la sua indagine personale, trovandosi come sempre a scavare fino alle radici del male. Mentre prova a rimettere insieme i pezzi della sua vita, Cristian conoscerà il dolore, l’amicizia, la paura, e comprenderà che alcune ferite non si rimarginano mai. Come quelle di Girolamo, un maresciallo dei carabinieri in pensione, ossessionato dall’Uomo del Salice e dalla scomparsa di una bambina avvenuta negli anni ottanta.

3 – L’ENIGMA DEL SOLITARIO di Jostein Gaarder

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L’enigma del solitario, a parer mio, è uno di quei romanzi che vanno letti almeno una volta nella vita. La cosa più bella di questo libro è la filosofia che si può leggere attraverso le righe, una filosofia che non cade mai nel banale e che ti cattura, grazie anche ad uno stile semplice e lineare. La trama è un qualcosa di geniale e sorprendente capace di mischiare il reale con la fantasia senza scadere.

Potete leggere la recensione QUI.

 

TRAMA: Se la vita è un solitario, ciascuno vorrebbe essere il jolly. È proprio quello che capita al piccolo Hans Thomas. Dodici anni, un mazzo di carte e un minuscolo libriccino come compagni di gioco, intraprende un lungo viaggio alla ricerca di sua madre. Scoprirà così un’isola incantata, abitata da 52 nani strambi, un fantasioso naufrago e un folletto dispettoso. Ad Hans non resterà che trasformarsi egli stesso in un jolly per risolvere l’enigma e non restare schiacciato dal suo beffardo destino.

4 – IL LIBRO DEGLI SPECCHI di E. O. Chirovici

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Altro libro che io consiglio vivamente è “Il libro degli specchi” di E.O. Chirovici. Sono rimasta colpita da questo libro soprattutto per l’intenso uso della psicologia. E’ uno di quei romanzi di cui il lettore non riuscirà mai a capire il finale e lo svolgimento dei fatti e grazie a questo, non si riuscirà a smettere di leggerlo!  Lo consiglio a chi, come me, ama i romanzi in cui è presente la psicologia.

 

TRAMA: Peter Katz ha alle spalle una lunga carriera in una delle agenzie letterarie più importanti di New York, e ormai quasi nulla può sorprenderlo. Ma il manoscritto che quasi per caso inizia a leggere lo colpisce fin dalle prime righe. Non è solo la scrittura magnetica, non è solo il coinvolgimento dell’autore a fargli capire subito che non si tratta di un romanzo come gli altri: chi scrive, un certo Richard Flynn, afferma di conoscere la verità su un famoso omicidio avvenuto quasi trent’anni prima, e di essere pronto a rivelarla nel suo romanzo. La vigilia di Natale del 1987, in circostanze mai del tutto chiarite venne ucciso Joseph Wieder, un carismatico professore di psicologia all’università di Princeton. Accademico stimato ma anche molto discusso, Wieder esercitava un notevole fascino sulle studentesse come Laura Baines, la ragazza di cui Richard Flynn era innamorato. Ma in questa sorta di sbilanciato e torbido triangolo, a un certo punto, qualcosa andò storto. Il manoscritto di Flynn è semplicemente eccezionale, ma purtroppo è incompleto: manca il finale. Determinato a non lasciarsi sfuggire l’occasione, l’agente letterario riesce a rintracciare l’autore, scoprendo però che è in fin di vita e che il resto del manoscritto è introvabile. Inizia così un viaggio alla ricerca del finale perduto e della verità che porta con sé. Un viaggio che diventa un’indagine sulla psiche e sul modo in cui la nostra memoria riscrive il passato, in un incerto, a volte ingannevole, gioco di specchi…

5 – L’ASSASSINIO DEL COMMENDATORE di Haruki Murakami

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Chi legge libri, non può assolutamente non conoscere uno dei più grandi scrittori viventi! I suoi libri rapiscono, ti fanno sognare e ti guidano. La caratteristica che più apprezzo di questo scrittore è la capacità di mischiare la realtà con quel pizzico di magia. “L’assassino del commendatore” è l’ultima sua fatica e ultimo suo libro che ho letto e che ho apprezzato tantissimo, impossibile da metterlo via. Chi non ha mai letto questo scrittore, deve recuperare il prima possibile, sono certa che non rimarrete delusi.

TRAMA: Un pittore che sa intuire i segreti dietro i volti delle persone che ritrae. Un quadro inquietante di un grande maestro ritrovato dopo decenni in un sottotetto. Una casa nel bosco circondata da strani vicini. E una campanella che inizia a suonare tra gli alberi nel cuore della notte… Dopo 1Q84, Murakami Haruki è tornato per ricordarci che, per quanto i tempi possano sembrare oscuri, sarà la forza delle nostre fragilità a salvarci. 

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