Posted on: 4 Agosto 2021 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

È possibile scrivere un romanzo valido attingendo dalle leggende nostrane? Riuscire in qualche modo ad attaccare il lettore alle pagine parlando del nostro bellissimo paesaggio in chiave fantasy? Rispondo con un titolo, “Dolomites – Cuore di Rovi” di Sara Simoni uscito poche settimane fa per Acheron Books.

Ringrazio di cuore l’autrice e la casa editrice per avermi inviato la copia digitale.

515 d.C. Il regnum Italiae è sotto il controllo del goto Teodorico e solo Vaèl, la terra dei salvanes, ancora resiste all’invasore. Quando la spietata Amala riesce a guidare l’esercito gotico oltre le sue porte e a sottomettere la popolazione, il giovane Dola viene incolpato dell’accaduto. Di aspetto umano, ma cresciuto a Vaèl, lui è disposto a tutto pur di dimostrare di essere ancora degno del Nesso, il sacro legame che unisce le anime dei salvanes. Anche a imbarcarsi in un’impresa suicida. La sua occasione arriva grazie a Ilde, l’altezzosa, fragile figlia del Re, che per egoismo ha perso l’unica arma in grado di proteggere il regno e ora deve ritrovarla per diventare la regina di cui i salvanes hanno bisogno. Amala è però sulle loro tracce, e minaccia di sventare il loro piano. Riusciranno i due a lasciarsi alle spalle l’inimicizia che da sempre li separa, per amore della loro patria?

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Salve a tutti! Come si è ben capiti dall’inizio di questa recensione, oggi andremo a parlare di un romanzo fantasy italiano in tutto e per tutto, anche l’ambientazione! È stato davvero un bellissimo viaggio, mai mi era capitato di essere catapultata in ambientazioni così vicino a noi, ne sono rimasta particolarmente colpita.

A onor del vero, ero super interessata a leggere questo romanzo con tutte le premesse che erano state fatte. Leggere di un fantasy ispirato alle leggende italiane, in questo caso delle Dolomiti, ero super curiosa del risultato e ammetto che ho alzato ancora di più le aspettative. Aspettative che non sono state per nulla deluse.

“Dolomites – Cuore di Rovi” credo sia stata davvero una bella sfida ma soprattutto ha aiutato a porre fine il pregiudizio secondo il quale in Italia non abbiamo scrittori fantasy validi. Con un ambientazione così immagino che la difficoltà possa essere anche maggiore

Questa è una storia di vendetta, tradimenti, assassini, linci cavalcanti (si, proprio linci cavalcanti), un regno nascosto, umani e molto altro. Riuscire a riprendersi ciò che è stato preso con un tradimento per salvare il proprio popolo.

In “Dolomites” troveremo tre punti di vista diversi, tre protagonisti molto diversi tra di loro: Dola, un giovane umano assassino adottato dal regno di Vaél, quest’ultimo popolato da Silvanes, creature della natura; Ilde, la principessa di Vaél; Amala, nobile dei Goti; Quest’ultima diventata il mio personaggio preferito del romanzo nel finale.

La storia è un’avventura fantastica. È una lotta tra Amala, principessa ostrogota e giovane guerriera, e il leggendario regno di Vaél. Durante la feroce battaglia, Amala entrerà in possesso della leggendaria corona del regno. Sarà così che toccherà a Ilde e Dola riunirsi per riprendersi la corona e aiutare il proprio popolo. Con un solo piccolo problema: Ilde e Dola non hanno simpatia uno per l’altro. Un viaggio assurdo con colpi di scena, quello che si presenterà ai due giovani protagonisti. 

Tra tutto il fantastico World-Building dell’intero romanzo quello che più mi è piaciuto è il “Nesso”, molto particolare che unisce tutto il popolo del regno di Vaél. Una connessione che unisce i Silvanes su più piani, tra cui quello emotivo.

Dola, come scritto prima, è un umano cresciuto nel regno di Vaél. Qui verrà istruito come assassino. In seguito ad un susseguirsi di eventi, verrà bollato come traditore. Ma Dola non ci sta, e farà di tutto per far cambiare quest’opinione. Gli serve un’occasione che gli darà il riscatto. Occasione che gli sarà data da Ilde, la principessa. Ilde inizialmente sembra la classica principessa, altezzosa, per poi evolversi.

Sulla loro strada ci sarà Amala. Decisa a rendere il proprio regno più pacifico, intraprenderà una lotta contro Vaél. Purtroppo nemmeno la sua strada sarà così rose e fiore e ben presto sarà alle prese con un subdolo intrigo tramato alle sue spalle. Amala è il personaggio che più mi è piaciuta la sua evoluzione e che è divenuta il mio personaggio preferito del romanzo. Partita all’inizio in sordina, si prenderà la scena, grazie al suo carattere forte.

Uno dei punti forti dell’intero romanzo è proprio lo stile di scrittura dell’autrice. Ne sono rimasta piacevolmente colpita. Ha reso la narrazione di questa fantastica avventura molto avvincente.

Non posso fare altro che consigliare la lettura del romanzo a tutti gli appassionati del genere fantasy. Sono sicura che vi stupirà tanto quanto ha fatto con me.

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