Posted on: 15 Febbraio 2020 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve lettori!
Ormai sono nel mondo del bookblogging da quasi un anno. Ho iniziato a capire i suoi lati positivi e che io adoro ma anche i lati di cui pochi parlano. Aprire e pubblicare su un blog non è semplice anche se le soddisfazioni che ne ricavo sono grandissime. Stare qui e scrivere recensioni e parlarvi di libri è la cosa che più mi piace fare e che nei momenti di sconforto mi dà più gioia.

Ho aperto questo blog principalmente perché volevo e voglio ancora adesso parlare di libri, condividere con voi la mia passione per la lettura. La soddisfazione di quando le persone apprezzano le foto e le recensioni che scrivo non si può descrivere, dietro ogni recensione e dietro ogni foto c’è tanto lavoro e ore di elaborazione e perfezionamento.

Ma come ogni cosa, anche questo ha i suoi lati che non definirei negativi ma complicati e oggi sono qui per parlarvene e discuterne.

C’è da sottolineare un punto, queste sono le MIE percezioni e ciò che IO ho notato e visto durante l’ultimo anno.

1 – Impieghi ore intere per scattare foto

Odio fare le foto, ecco l’ho detto. È qualcosa che ho sempre trovato molto difficile e raramente mi sono impegnata per delle foto. Da quando ho aperto il blog, ho dovuto impegnarmi sempre di più per poter avere il feed di instragram pulito ed ordinato. Ho iniziato a cercare la luce giusta, l’angolazione giusta, i dettagli giusti… ogni cosa al posto giusto. Chi segue il mio blog dall’inizio probabilmente ha notato il grande cambiamento tra le vecchie foto e quelle pubblicate negli ultimi giorni. Quelle di adesso mi danno soddisfazioni e mi piacciono molto, certo non sono perfette ma sono felice del risultato. Nelle prossime settimane proverò a pubblicare un articolo in cui spiego ciò che io ho imparato per avere delle foto presentabili, insomma… delle indicazioni da persona impedita per persone impedite!

2 – Fare attenzione a ciò che critichi

Sappiamo tutti che esistono lettori che guai a toccare il loro libro preferito ma questo non giustifica diversi comportamenti. Parlarne apertamente risulterebbe una polemica per alcune persone quindi mi limito ad illustrare in breve il mio pensiero: Ogni libro che sia famoso, meno famoso, pubblicato da una casa editrice grande o una piccola, da un autore molto famoso o da un autore meno famoso, dei giorni nostri o di 100 anni fa, può essere criticato e ognuno ha il diritto di pensarla come meglio crede. Se a me un determinato romanzo non è piaciuto, non posso scrivere sul mio profilo instagram o sul mio blog che mi è piaciuto… sarebbe scorretto e mi sentirei in difetto con chi mi legge.

3 – Lavoro, lavoro e ancora lavoro

In giro sul web, dalle persone che mi circondano e che sanno di questo blog spesso sento dire “ma quanto sarà complicato e dispendioso scrivere un articolo? Esageri!” E no! Non si esagera per niente! Solitamente io le preparo in anticipo le recensioni o i post che il giorno dopo andranno su instagram o sul blog, anche in questo caso io impiego un intero pomeriggio o sera. A volte non sono soddisfatta di ciò che scrivo e lo cambio diverse volte. C’è un grande lavoro e grande dispendio di energie!

4 – È sempre una gara a chi ce l’ha più… GROSSO.

So cosa state pensando e no, posso assicurare che non intendevo quello! Quello che io volevo dire è che è sempre e solo questione di numeri. La lettura viene sempre influenzata da ciò che devi pubblicare sul blog, anche nel mio caso. Si sa, più pubblichi romanzi pubblicati nello stesso mese in cui tu ne scrivi una recensione o portare sul tuo blog un autore che viene osannato da tutti, più ricevi “likes” e le persone ti seguono. Pubblicare in questo modo ti fa crescere ed è tutto ciò che conta ormai… è sempre una gara a chi ha più numeri senza puntare davvero ad un obiettivo preciso. Io ho sempre cercato di non farmi influenzare del tutto dal blog e di leggere ciò che io voglio leggere in quel momento anche se si tratta di un romanzo pubblicato 10 anni fa.

5 – Molte persone aprono un blog solo per ricevere libri gratis

A tutti piace ricevere libri gratis, su questo nessuno può mentire ma aprire un blog solo per questo ti fa fallire. In questo anno ho visto tanti blog nascere e morire poco dopo chi per un motivo o chi per un altro ma molti di questi avevano già inserito sul proprio profilo collaborazioni. Si perde il reale obiettivo per cui si apre un blog e per cui si scegliere di trascorrere il tempo digitando su una tastiera felici di condividere la propria passione con qualcuno. Anche io ho ricevuto collaborazioni da case editrici e da autori e ne sono stata immensamente felice ma non è il punto su cui ho fondato il mio blog, io continuo a scrivere qui perché mi piace, mi fa sentire bene e mi diverte ed è tutto ciò che dovrebbe contare.

6 – Ci saranno sempre tante polemiche

Da quando sono qui ho capito che le polemiche tra book blogger sono il pane quotidiano, a volte ci si diverte a fare critiche sterili. Tutti si sentono in dovere di dire la propria su una determinata questione e così inizierà a nascere qualcosa più grande di quello che è. Perché sprecare energie per polemiche inutili quando si potrebbe fare qualcosa di più produttivo?