Posted on: 18 Dicembre 2020 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve lettori!
Oggi parleremo di una delle mie ultime letture thriller. Il romanzo in questione è: “Che fine ha fatto Liz”? di Chiara Citrini.

Ringrazio di cuore l’autrice per la copia!

liz
Nella tranquilla cittadina di Holladay, nello Utah, vive la famiglia Cooper, composta da Liam, il capofamiglia, la moglie Liz e la figlia Amelia. La loro vita agiata e dall’apparenza perfetta è in realtà segnata da una terribile tragedia: la perdita della secondogenita Estelle, avvenuta tre anni prima. Un giorno Liam, rientrando a casa da un viaggio di lavoro, scopre che la moglie è sparita. Molti sono gli scenari che si profilano: rapimento a scopo di estorsione? Allontanamento volontario? Suicidio? Omicidio? Per ragioni diverse, sembrano tutte opzioni plausibili. A condurre le indagini c’è Christopher Warren, enigmatico detective che nasconde un segreto inconfessabile. Qualcuno trama nell’ombra, arrivando a minacciarlo di morte. Più ci si addentra nel caso, più ogni certezza sembra sgretolarsi. In una corsa contro il tempo, tutti si chiedono: che fine ha fatto Liz?

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“Che fine ha fatto Liz?” è il romanzo d’esordio di Chiara Citrini e per essere tale direi che funziona molto bene. L’ho letto in meno di 24 ore per quanto fossi curiosa. Per onestà ovviamente parlerò anche dei punti che ho apprezzato di meno in modo che chi legge questa recensione e vuole acquistare il libro possa farsi un’idea completa del romanzo. Andiamo per gradi.

Quando Liam Cooper torna a casa dopo un viaggio di lavoro scopre che la moglie è sparita senza un’apparente ragione. Ogni pista può essere giusta o errata. A guidare le indagini c’è il detective Christopher Warren, un uomo enigmatico con un segreto terribile. Durante le indagini sulla sparizione della povera Liz, il detective Warren verrà preso di mira da un soggetto misterioso e lo minaccia di morte. Il caso sembra irrisolvibile ed ogni pista porta al nulla fino ad in un incredibile epilogo. Una corsa contro il tempo alla ricerca di una donna scomparsa ma… Che fine ha fatto Liz?

I personaggi raccontati sono diversi ma parleremo di quelli principali: Christopher Warren e Liam Cooper.

Liam Cooper è un famosissimo e stimato editore che viaggia spesso per questioni lavorative. Vive una vita molto agiata e perfetta. Ha una figlia, Amelia e un’altra bambina che purtroppo ha perso la vita, Estelle. La vita di Liam è solo all’apparenza perfetta, in realtà è un forte bevitore, un uomo cinico e violento che nasconde un segreto.

Il secondo protagonista di questa storia è Christopher Warren. Christopher Warren, come ogni detective che si rispetti, è un uomo tutto d’un pezzo con un terribile segreto che nel tempo lo logora nel profondo. Farà di tutto per poter sciogliere i nodi di questa intricata vicenda. Detesta Liam Cooper poiché sembra insofferente alla scomparsa della moglie e lo vede spesso in uno stato alquanto discutibile.

A parer mio Christopher Warren è un personaggio riuscito e l’ho apprezzato particolarmente. Ho amato le tante sfaccettature del suo carattere che l’autrice mostra: un uomo che all’apparenza è duro con gli altri e con sé stesso ma dal cuore nobile e sofferente. Mentre Liam Cooper l’ho apprezzato meno, comprendo la difficoltà di entrare in sintonia con un personaggio simile ma avrei preferito che venisse mostrato maggiormente tutte le sfumature del suo carattere. Ci tengo a precisare che si tratta di una mia preferenza, penso che un romanzo thriller che mostri più dettagli possibili renda la lettura più divertente e avventurosa.

La vicenda si svolge a Holloday nello stato dello Utah, una cittadina tranquilla dove non succede mai nulla di speciale e la scomparsa di una donna ritenuta importante fa molto scalpore in quanto Liz è un’affermata scrittrice.

Tutto sommato è un romanzo valido, incuriosisce ed è scritto anche piuttosto bene. Personalmente apprezzo molto romanzi del genere, adoro leggere di indagini e detective. Se anche voi amate romanzi di questo tipo, questa potrebbe essere una buona lettura. Inoltre credo anche che possa piacere a chi non ama il genere thriller perché non contiene un linguaggio specifico ma lo definirei più un’avventura ai limiti del tempo.

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