Posted on: 24 Ottobre 2020 Posted by: ancoraunaltrolibro Comments: 0

Salve a tutti! In questa nuova recensione vi parlerò di un romanzo umoristico: “Alla scoperta dell’acqua calda”di Roberto Riva.

Ringrazio l’autore per avermi dato la copia cartacea!

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Che cosa ci fanno alcuni scienziati imprigionati in una remota isola del Pacifico? Per scoprirlo dobbiamo fare un salto in un ipotetico futuro dove la ricerca che non porta vantaggi per la società è punita con l’incarcerazione. Il protagonista Fleming, con l’aiuto di Einstein, Pascal, Copernico e Kelvin, mette in atto un piano rocambolesco per salvare la comunità scientifica dell’isola e intraprende un viaggio alla ricerca della propria identità per scoprire se la prigione sia quella sull’isola o quella dentro sé stesso. Grazie alla metafora di un’avventura distopica, questo romanzo vuole far riflettere sull’importanza di saper leggere criticamente la scienza e di stimolare le persone a capire la differenza tra ricerca utile e notizie infondate.

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“Alla scoperta dell’acqua calda” è uno dei primi romanzi umoristici di cui porto la recensione su questo blog. È un genere che non leggo spesso, forse quasi mai, ma leggere questo romanzo mi ha divertita. Una lettura leggera e simpatica.

Il romanzo, ambientato nel futuro, ha come protagonisti degli scienziati che sono stati arrestati dal TIPA, un’organizzazione scientifica, per le loro ricerche condotte. Queste ricerche sono state definite inutili e condannati i ricercatori ad essere rinchiusi su un’isola. Riuniti dovranno scappare da questa stranissima prigione.

Come scritto anche nella sezione della trama, il romanzo in questione ha un bel messaggio di sottofondo “Vuole far riflettere sull’importanza di saper leggere criticamente la scienza e di stimolare le persone a capire la differenza tra ricerca utile e notizie infondate.”. Un messaggio che letto tra le righe di questo romanzo è facilmente intuibile ma soprattutto seguito molto bene.

“Alla scoperta dell’acqua calda” è raccontato dal punto di vista di Fleming, il protagonista, che si ritroverà su quest’isola senza sapere come. Vivrà un’avventura al limite dell’incredibile. Affiancato da Einstein, il personaggio che più mi è piaciuto e colui che spiegherà tutto al protagonista, da Copernico, un tipo molto logorroico, da Pascal, il contrario di Copernico, e da Kelvin, un uomo a cui piacciono le freddure. Il complesso di personaggi mi è molto piaciuto, un gruppetto che creerà situazioni divertenti, cosa non molto semplice per uno scrittore.

Una caratteristica che ho apprezzato è il finale di ogni capitolo. Il riassunto di quello che è accaduto all’interno del capitolo utilizzando un “modo di dire”.

Il finale del libro me lo sarei aspettato diverso invece mi ha molto sorpresa. Non è brutto, anzi molto azzeccato. L’ho trovato molto interessante e diverso dal solito finale banale.

In conclusione posso affermare che il libro mi è piaciuto, mi ha intrattenuta e strappata più di un sorriso. Per gli amanti del genere umoristico è perfetto!

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